Volltext: Tizian (Bd. 2)

7 56 ANHANG. 
di mio ügliuolo il quale mio figliuolo non ä maneato da lui di leuar di uita in 
Milano senza veruna cagione con brutto assassinameuto insino nella propria casa. 
La. cui morte, se come costui disiderö e oercava, fosse seguita senza dubhio ne 
sarebbe anche seguita quelle. del suo seruitor Titiano che 10 ama qunnto padre del 
amar ügluolo uirtuoso e giouene buono et innocente. Que in contrario Leone e 
conosciuto persona. cattiua e scandalosa si come quello che perle sue maluage opere 
in Roma fu condannato a perder 1a testa, e poi per gratia fatagli alla galia: e 
sbandito penmonetario di Ferrara e di Venetia per altre ribaldcrie simile e di 
altri luoghi. E si puo atribuire a grau uentura ehe Gesare di gloriosa memoria 
ehe fu principe di tanto giudicio gli fece fauor di riceuerlo per scultore il quale 
hauesse a rappreseutar la sua imagine trouandosi per 1a Italia dozzine di scultori 
ehe ne sanno piü di lui ma rendendomi certo che 1a giustitia. di V. M. non lascierix 
impunito uu delito tale quantunque egli si confido ne i fauori di mblti Prencipi 
della corte di V. M. a tale ehe gli pur di poter commeter qualunque sceleratezza. 
senza esser punito, faro qui fine baciando humilmente le mani a V. M. Catolioa 
ehe Iddio 1a esalti e prosperi sempre. 
Di Vmrx-rrm, a 24 di Marzo, 1560. 
Di V. Oatolicä Maestä 
Humil Seruitor. 
(ITnterschrift fehlt.) 
[Simancas, Estado Leg" 1336.] 
XOIII. 
AN PHILIPP DEN 
TIZIAN 
1560, 
INUITISSIMO e POTENTISSIMO R11! 
Sono hoggi mai sette mesi ehe io mandai a V. M. le Pitture ehe mi furono 
da lei ordinate e non hauendo iusino a qui hauuto auiso del rieapito mi sarebbe 
singolar gratia a intender se elle sono piaeiute, ehe quando non fossero piaeiute 
al perfetto giudieio di V. M. mi afatieherei eol riformarne di nuouo, di emendare 
il passato errore e quando le fossero piaeiute mi porrei eon migliore animo a ünir 
la fauola di Gioue eon Europa e 1a historia di Christa nell" orto, per far eosa ehe 
non riuseisse del tutto indegna di si gran Re. Le eedule delle quali V. M. mi 
feee gratia per i dauari assegnati a mia mereede in Genoua V. M. sara raguagliata 
ehe non hanno haute effetto ende pare ehe ella ehe so vineer potentissinxi e su- 
perbi nimiei eon Tinuitissimo suo ualore non sie obedita. da suoi ministri in guisa 
ehe io non ueggio come posso sperar di ottener giamai questi danari diputatemi 
dalla detta. sua gratia. Pero humilmente 1a suplico ehe eon la Sua Regal Maesta 
uoglia uincer 1a ostinata insolenza di costoro o eommettendo ch' io Atosto fossi 
sodisfatto da loro o uolgendo a Venetia o doue piü. le piaee 1a espedition del laaga- 
mento in modo ehe la sua liberalita produeesse nel suo humil seruitore il frutto 
da lei ordinato. Mi astringe anco 1a diuotion mia a rieordarle ehe V. M. sia 
seruita di eommetter ehe siano dipinte a memoria de posteri le gloriose et immer- 
tali uittorie di Cesare. Della quali io desidero di essere il prima a farne aleuna 
per segne di grato animo uerso i molti beneflei rieeuuti da sua Maestä Cesarea, e 
da V. M. Catoliea ende mi sara singolar fauore ehe ella mi degni di farmi intendere 
il lume, seeondo la qualita e eondition delle sale o eamere nelle quali haura a esser 
riposta. Et in buona gratia di V. Catoliea Maesta humilmente mi raceomando. 
Di VENETIA, alli 22 di Aprile, MDLX. 
Di V. Catoliea Maesta 
Humil Seruo. 
 (Unterschrift fehlt.) 
[S1maneas, Estado Leg" 1336.]
	        
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