ANHANG. 7 65
humanissima et gentilissima natura di V. M. poi ehe ella porge ardire a me, ehe
son rispeto a1 suo alto grado cosi bassa persona di giuoear con lei per letere et
cio basti quante alle pitture. Scrissi i di passati alle M. V. in materia del brutto
assassinamento fatto in Milano da Leone Aretino a mio figliuolo Horatio et delle
mortal ferite dateli supplieandola a farlo meritamente eastigare seeondo il coshlme
della sua giustitia. Si formo bene proeesso eontra. lui et fü usata instanza gran-
dissima. da. mio ügliuolo da poi ehe fu guarito per 1a gratia di N. S. Dio perche
fosse spedito, et per eio fu necessitato anehoru a Spender molti delli danari seossi
in Milano dalla eortesia di V. Mm, ma quel tristo e tanto eauilloso et fauorito pef
il nome ehe spende indegnamente di statuario di V. M. et per il contrario mio
ügliuolo mentre fu in Milano forestiero et poeo eonoseiuto ehe le eose si sono
tirate e tirano tuttauia. in lungo et anderanno faeilmente in fumo con macehia. et
infamia dellä" giustitia e tanto piü quanto mio figliuolo e tornato a easa ne e
aleuno in Milano ehe si possa opporre alle astutie et opere et fauori di quel reo
huomo. Per 1a qual eosa prego humilissimamente et affettuosissimamente 1a M. V.
ehe ei degni far seriuere a. que]l' Illustrissimo Senate ehe debba espedire un easo
di cosi mala natura com" i: questo con quella esemplar giustitia ehe si conuiene,
mostranda ehe ella me habbia nel numero de suoi serui. I1 surldetto mio ügliuolo
Horatio (ehe me 1' hauea, dimenticato) le manda insieme con li miei un suo qua-
dretto con un Christo in eroee da lui dipinto. VDegnisi V. M. d" aeeettarlo come
1111 pieeiolo testimonio del grau desiderio ch' ha de imitar suo padre nel seruirla
et farle cosa grata et a lei con tutta 1a inelination del euor mio insieme con lui
raccomandandomi 1e baseio 1a Reale et Oatholiea mano.
Di VENIETIA, a. xxvij di Settembre, M.D.LVIIIJ.
Di vostra Maestä. Catholiea
Humilissimo et diuotissimo seruo
Trrmno VECELLIO.
[Simancas, Estado Lego 1336.]
XOI.
GARCIA HERNANDEZ AN
Venedig,
II.
DEN
PHILIPP
1559.
Depeschen vom
Concepte von
und
September
Oktober
1559.
„Que hauia remitido a. Genoua los vidrios, vedrieras y retratos de Ticiano
conforme a, 10 que V. Md le embio a mandar."
„E1Ticiano eseribe en uns. de 23 (22) de Setiembre los quadros que le embia
a, V. Md y uno de mano de Horatio suo hijo que es al que Leon Aretino hizo dar
las heridas, y supplica a. V. Md con instancia mande escriuir con 1a misma al
senado que le hagan justicia conforme a. 1a. fealdad del delicto."
[Simancas, Sm de Estado Leg" f" 245.]
xcn.
TIZIAN AN PHILIPP DEN II.
1560,
24. März.
SERENISSIMO 1a CATHOLICO R141!
Io mandai molti giorni sono a V. M. le pitture che io feci di sno ordine.
E non hauendo insino a questo di inteso cosa aleuna, sono indoto a dubitare o
che V. M. non le habbia. hauute; vuero che piacente non le siano, 1a qual cosß
se cosi fosse mi sforzerei riifaccendole di far si che V. M. ne rimanesse sodisfata.
Stimo che di gia haura inteso 1a oüesa. a me fatta da Leone scultore nella persona.