z
io ne4w6 formando nello mio Galleria ; onde ojbndomi 4ocetoz'[l'
fimo il dono qnanropzfn dzgfiderato per 1' opinione , che me ne fece
concepinf-fil Szgnor Marcbek Coari weggo , che 1' opera pqfim,
rvince anche? afpetrariwa f 142' obbliga d"afzgerne jlima corri.
jjwndente alla fua perfezione , che f? molto [ingoiare . Non la-
fciodunqroe di ringraziarneln col pin fuifvo [entimenro 4:6 di
egibirle la mio tormfgoondenzin, ofounqne iafojk afver campo di
mojirare anche togli sforzi ilf conro, che fo della fna Wrn) : e
Dio la oonferwi lungamente infolufe , e projeritzil. "
1686.
Firenze 4. Maggio
Suo Amorewole
Il (ira): Duca.
Defidero fuccellivamente S.A. R. dal Cignani-una Ve-v
nere ed ei la fece con quella giocondita di -fembiante.. ,
con quella frefchezza (ligioventf: , efnn tutte quelle te:
nere grazie , che la fanno effere la foaviflima Dea del pia-
cere. Gli Amorini , che le fcherzano intorno non hanno
uguali. Son belliflimi, evezzofiflimi: fembran vivi vivai- ,
e fatti di puro purillimo latte ;
Dopo si bella fatica pafso a Forli . (bella Ci tra quando
per tant' altre fue prerogative riguardevol non follie , il fa-
rebbe unicamente per le Pitture di Carlo . Le cofe fattevi
da lui palfano ogni eftimazione : e ben per effe ha egli me-
ritato, che la Citta medelima lo adotti, e lo riceva tra i
Nobili fuoi primarj Figliuoli peravefella ancora il vanto
di poter dirfi la Patria di si grand' Uomo . Prima di partir
di Bologna lafcio Egli a i principali, e fuoi piil degni Di-
{Cepoli Francefchini , e (L1ainil' aflifienza della fua Scug-
la V0_lendo , che a fue proprie fpefe {i tenelTe nel Palazzo
Pafclll UD" ampio Nobile Appartamento a comodo della
Iioritifllljla Accademia, ch" ivi facevano i {uoi numerofi
Studenti , COHCOIG da varie Cinta d' Europa ad apprender
f- l' Ar-