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fggglligidgl? quaiitenelle lettere degli Efieri vicini, g,
e si mira-by Onffi pulo riferire _,fnon che defcrivere le tante ,
iicoe cfevi oiece; b " ;
fandila "Otiziagli 5 gccennar guellidcfiialagidiiite Indlile
On piu note ; gia che tutte fon celebri, e gia che qualun..
(1116 figdiennihpin fe quifpregj edi nobilta , e di vaghez-
la, C e oPfag ialfri i121 fainofi hanno ele
immortale Maeflro. P Vaio Il noaro
Nena Chifrfa di S. Michele in Bofco dipinfe a frefco le
quaffrr; Swrlein piccolo ne" Medaglioni ovati foflemiti da
Zlufifflgolngfalildilal naturale. (Lielte Storie forprendono,
P Q C 1 emira. Son perfettillime , incomparabili ,
maravig-liofe. Hanno difpofizione Cgfecia, movimenti
gaghardia contorni terribili, efpreiiioiil: vivifiima. Ci
iono degli Armati a cavallo , che precipitofamente corro
no . La loro molla e d'una forza inefplicabile - e ar fem-
PfF 311V occhio di vederne de' nuovi , che fuccedanld a i pri-
gll Viifjgggllgpgpoltfpiiifati; Fanno orrore, e pieta i mor-
;.1Ce'uno 1']
lierifliiiiztfeflileiiza. Si diilinpgiionaiatlgizliliigilrcdiiliixl:
Plum lveggonfil deboli ultimi {guardi , che {i danno
vlcendevplmfmte glilnfefmi, e {i comnrendono le ango-
fce loro in mirarfi cadere al fianco nella inutile focmffo i
Plilcafh Il Mlnmm dfViHO , Che priega per la falvezza.
del fuo defolatiflimo Popolo efprime si affettuofamente la
compailione, e il fervore dell" animo fuo che ti fi uri
dlinteiiderne le parole , ch' ei manda al Cielo percheg iii
e:
11111311210011, lafci correre la miferabile funeiia Pira P I
Pumm ' Fhfifoaengono le Storie fono i piii belli gi ii;
VCZZQHV a 1 P111 morbidi , che mai abbia fatti Pittore favp
do ofliervato il Nollro in quella parte pifi d' ogni altri:
Correggw, Cfuperatolo poi col formarfi un carattere il,
Iublime , e tutto fuo propriO propriiilimo, dando appulgti
: a '
ni Pteili 13a arlia piu igrandf? e diverGficagdMi tutti di fa-
Sma, e ivo ti. co arari ima , esi diilicile, che pub ben
B z tro-