VVITE
DER
SCULTr;
il giovanetro Giufeppq in arco di mccomarg i1 {ogno a' fraf
relli : ficcome da1 lau Gedeone, ed a1cun1 a1tr1 perfonagg1
vecchio Tc-Hamento: figure affai üimate da' Virtuoü .
' di fu che invaghito il Sig. Bendinello Saoli dclla
0 L Qum ß . .
GÄLVÜZÄMÄ? maeßria del pennello d1 Lazzaro , volendo abbelhye con_.
WIÄAIFTÄÄLÄÄQ pitture alcuni falotti de1 fuo palazzo poPco fulla pmzza Ci-d
cala, 10 {celfc per qucüo lavorq, ncl qualc molto {i dißinfe;
e piü ancora negli ornamenri d1 ccrto bagno, ove 0 11 con-
{ideri 1a vaghezza de1 colorito, 0 {i riguardino g1' 1118681105
ripartimenti di ben lavorato Pcucco , o 1a bella efprefiionb
d' alcune iProrierte quivi rapprefencate: 11 tutro appanice d).
Hnezza non ordinaria . (a _ _ _ ,
Divolgataü intanto 122 famq. dellc {nfignt Operc d1 s!
nobil Pittorc, fu ne1 154.4. ch1a1nato m Monaco da quel
Principe, che impiegollo a dipingervi il fuo Palatzzo: Q111-
vi' Lazzaro efpreHE: alcune vivaci pitture , ed arr1cch111e m-
" ' ' ' fe rottefche e;
torno d mgegnoü 1ntrecc1 , d_1 capr1cc_1o g _ , _
d'a1rri proporzionati ornamenn con _p1ena fodd1sfaz1onc d1
Cifo Principe, che aäai laxäamentä rmäunailqllo .tovi Per {O
Dovette poi anc e pa are a apo 12 c 1ama
miglianti lavori , chc fehceplentq 6168111 ja 011d? ne lämräq
emolumento , ed onon; tjra qual1rd1t11nt1 1moüaudcguällgro 1
poter infenre neyll arma d1 fua ca 21m una r? ommw ,
gloriofa infegna" de11' alro Perfonagglo , per C11 C - 10116
CPCIÖ . , _ , .
Ma quanro egli era dotato,d 211911161, C C1 1111865110 31'
trcttanto avea 1' animo infetto d ambmone? ed lllvidlä, c10,
che ofcurö non poco 10 fplendOre C161 {uo buon "Oma"
Avrebbc voluto eifer 1' unico inügne ne1la fuq Prqfemqüe;
e perö fofferir non pore? g1i avanzamentl deg11A alträ Igltäp-
I1, e di mgla _vog1ia n udlva Ie approvaz1oä1,fe i o 1i
Tali pafiiom PmduiTcro all enorme ecceifo _ 1 ar_ ere a
virtuofo giovane Giacomp Bargone _ce1_'t0 meähcatod "P10 3,9116
privollo di fenno , e p01 anchc _d1 v1_ta: C Cm? C1111? n?
citavano a. üudiofamente procacculrü 11 favßre C11 1110111 a "
fmchä alle occaüoni 1' efalraifero, e 1' acclaunaiTero {upcrlvrß
ad ognl
(d) Nella vriüorazione , die poi f? fece queßo P3131730",
Tiußßl lavvri . Ma E: ßata poca 1a perdxra.
furon gettati