EI) ARCHIT. GENVOVESIF" 2313-.
a. Oräine (1.61 Cardinale di S. Pietro in Wncula , che "fu poi
papa Giulio ed efferqdo divifa a11' ufo antico in varj ri-
parrimenti , varj ancora iurono i Pit-tori, che in? eHa feceroi
prova dclla loro perizia; uno d-ci" q-uali fu il Brea, che {u- D:
perando wfe Reiß, non che gli altri fuoi concorrenti , vi di- 1-3223
pinfe Äun S. Giovanni Evangelifia che, come cofa {Ingo-
lare {i venera da quei Confraytclli; enon fenza ragione: per-
ciocchä ella ä uns. Hgyra gifai benvconcepita nel fuo dife no,
proporzionqra ne11' arptudme , e d un colorito Indlto paäofo
e vivace: dote propna dcl pennello del Brea; le cui Opel-e,
a motivo della buona rempera, ed impremone de'{u0i co-.
"lori, dopo il corfo di quafi due fecoli, Vfrefche, ed intatt;
tutrawria 11 confervano . 7
V
DI
DAMIANO
LERCARO
Scultore .
E ftornxiche di_ Callicrgtc invifibili agli occhi piü per.
fPIFaCI, cd 111 cocchlo di Mirmccide, che col cncq
clnere, e co cavalh reüava coperto dalle d' una
_ plccola mofca, con aver dopo tanti fecoli confervati
v1v1 nella. mcmoria ddpoüeri inomi de? loro indußriofi Ar-
icfefici, ci fianno pure ad intendfzre, che_per guazgto. impieghiv
nölrmß lßccelleqza del fuo mgegno 1n mmunßime CÜfeJ,
Uhr Pärüf) 11a egh da temere , che poflä. reßare efclufo da!
a1 pirieäjßl fama 11 proprio merlto : m21 bensi puö fperarlo
erefrero clcäloäp? che edlücarono le mura Babfnloimgg,
k: matavigr 2) 1P11 {uperbo ColofYo, e coüruuono m Eguto
10 e iramidi .
am Opcgflionfl di cosi difcorrere mi porgp a1 prefentp _l' im-'
satagääzl 1 e lpduürza, che a" renupi de' noPcn Avoh iu offer-
ro 1101391 dChCRFC, e gentiliHime fculture d1 Damiano Ler-
Ca 16 Gßnovefs, il quale con la ßravagaxate minurezza!"
B 4 de' fuoi
U) Afßißimabile ä q n II
dm), (h. am P22; läoiruiäyäuä , 1253;) iljexclze nenelmenfu d1 (lue eccäd; e