EDMARCHIT. FOREST., CHEcC. 39;
fore, avendone rimefTo lo Gabilimento del prezzo a' Depu.
tati a. quella fabbrica , ch' erano allora i Signori Stefano Rag-
gio, Filigpino Doria, ed Agoüino Lomellino .
Queii lavori furono fatti con una diligenza efquiüta,
e riufcirono di grau bontä, come tuttavia. puö vederfi.
H" fregio , che girainrorno al cornidone delle colonne chiu-
demi in mezzo 1' Alrare, äarricchito di arabcfchi ranto fot-
rilmente condorfi; che in Emil genere non I1 puö andare
piü olrre .
I0 mi Qfo acredere , che dagli fcarpelli di quePco Valen-
ruoino {iano parimente ufciti gli ornalnenti, chc {i veggono
intorno alle porte del palazzo donato da quePca Repubblica
a1 Principe Doria , per gratitudine, a cagione delle grandiv
benemerenze contratte da lui con 1a patria [palazzo {ituato
prc-{To 1a piazza di-S. Mattco perchä ancor cfü mofrrano
1a HeHä maniera , e diligenza de' dianzi mentovati.
Anzi ful fondamenro medefimo congctturo effer pure;
di coüui gli altri ornamenti , che Ranno inrorno alla porta
de1l' antica Chicfa di S. Giovanni BartiHa, preffo il Duomo,
con le Hgurc dßalcuni Angioli, e di quel Santo Precuribre
in atto di battezzare il Salvatore Gesü. Finalmentc m' avan.
zo a dire, che di fua mano probabilmcnte fiano molti alrri
ornamenti di magnifiche portc, che per Genova Iiveggono.
Ma {iccome non {e ne hanno indubitati argomenti: cosä non
pretendo ciö foßencre. S01 mi contcnto d'aver qui fpoßo
il uomc, e i certi lavori cli quefto Artefice: acciocchä Map-
pia , che egli fra noi fu , e Virtuofamentc qui s' impicgö . (a)
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D 1
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DA Corrrx
DI
IlpreFatd Sculraye ä Ihre ecceilente nellp
avepdo fatto m maurmo gib, che altn
0d in cera,
fcpTpü-e arabefclzi, e foglfami;
dziiitdmentc fqrebbe in leguo,