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VITE
SCULI,
Attefa 13 fama, ChC (161 f0d0, 6d unifofme Iavgfo
quePd Pippi correva; i] prefcnraron 10m mQlte Qccaßonj di
iifoxäparesibußtäxre. was fogägev Iifr omtgmenäi liißi Chiefcp,
n! e .1 pnvan uog 1. q, o rre a a prpgra -e a ubb1ica_.
{.119 , fommafnönte onqrzüca, e vanxggg1offa. fu lorop 12. gqm-
nnHione , ch ebbcro d1 lavorarc ad mraglr, e a baHi nhevi
rapprefenranti Pcorie 1a poppa della galäa capivaxxa dclla fqua-h
dra [pagnuola , che allora in-quefto porto trovavafi . L'Opem
fu da eili compiuta c incontrö piena foddisfazione di chi
1' aveva commcffa; c i fratelli Artefici ne ihrono largamen-
te Illhülleliätl .
CoPcoro poi ornarono- di fquiütiühni inragli Ia Chiefa.
del Gesü: e fccero- per Gcnova altre degnc fculturcä, come,
Immagini di Crociüili", c di Santi, gruppi rapprefexmtativi
o di Mi-1'cerj„o di {Lpcrc Rorie, c cofc iiznili , che tuttavia.
ü. confärrvano in: queße Chiefc , ed. in quefti Oratorj: ed a1-
cunc paifarono oltrcmolni , duve in gran conto {i tengono.
Quanto 21.117 indole di quePti fratelli , benchä ciö fia punto,
che non ha inrereiiä con. 1' Arte loro: pure, {cguendo il mio
inßituto tenorc nc' racconti di qucüe Vite , pollb dire, chc
il Matteo- fu PflldCHlTC, circonfpctto , e ben regolato nclle fue
azioni: laddovc il Giulio. fu d? umore Hravagante, di coftu-
m-i poco lodevoli, alriero e facile ad attaccar riITc; in una
delle quali tagliata_avendo a1 fuo Avverfario una mano im-
nlantincnte per arto di {icrazza, e dimoßrazion di difpetto
gcttolla in marc. Gli ahri {uoi üarellj non furono imita-
tori di coPcui , ma di Matteo: e pCrÖ VIÜEIO Iämpre in buona
unione i? lorcä, e cQ-lf ingenua, e foave manicra traffcro
a {e 1' a etto i rutti
Or paßrljl a' Hglli , h? a' difcepolli d' alxcuni de' prenominati
ein ue {rate i; ne c e non m'a lun o.
qFiglio di Matteo Santacroce fu gGio. BatriPca. Coftui
aiutö con lode il Padre , e gli Zii ne' lavori della fudclctta galäa.
di Spagna: ma fpecial onore {i fece nella belliilima Srarua
dclla Madonna dcl Rofario, ch' egli lavorö in legno per 1a.
Chiefa di S. Vincenzio fhori della porta detta delP Erco .
NE: di minor onore gli furon g1' intagli, che fece nelle eile-
riori facciate della. tribuna locata mzlla Chiefa däzl Geäüi
a qua