355, _"2VIT"EÜ'-DE' P'ITT.-, 'SCULT., ,
1a quale H conferva a11' Altar maggiore delPampia CluicfäL.
a quePto gloriofoaProtomartire dedicata: tavola , e gran parto
dcl pennello di Giulio Romano (a) . Lfaltro difegno ä prcfo
1m ßm- dalla tavolarapprefentanre IaGlorioüHh-na Vcrgine AfTunta:
pyittura diGuido Reni, cheüa locata nella fplendjda Chiefg
' di S. Ambrogio, o {ia del Gesü . (b)
Cominciöfpofcia il noihvo. Bifcaino a dipinger tavole,
di fua invenzione; 6d alcune, chc compofc pfrr Iuoghi fuori
di Genova, furon accolte con molto gradimexmto . Ma una
fola di fua mano quä in pubblico efpoila {i vede. Ella E:
quella, che {Ta ful primo Altare a mano Hnißra nella Chiefa
del Santo Spirito de'PP. Somafchi fuor, della porta appel-
lata dell' Erco. In detta tavola v' ha S. Färrando dinanzi a1
Trono di Maria Vergine in atto d' implorarla in {occorfo
d' alcuni poveri ftorpiati, che 1c addita .
Di grancPonore fu a1 Bifcaino queüa pittura, si per
1' ottimo "difegno, sä pel guProfo "colorito: ranro piü, che,
quando ei 1a fecwe , appena avea compiuto il venticinquefimo
anno della fua etä . Cerramente a ViPca di s": be1l' Operab,
ognuno fperava, che farcbbeü da lui pareggiata 1a gloria
da? noßri piü inGgni Pitrori. E piano efTetto avrcbbero avu-
to le comuni fperanze . Ma poco dopo: cioä nelYanno 1657.
percoHb infieme con 1a fua famiglia dal morbo peßilenziale,
ebbe il cordoglio di vederfcla tutta premorire: e immdi a qual-
che giorno feguilla. GrancVaumento alle noPcre perdite.
I]. Bifcaixmo in anche un ottimo Intagliatore in rame , ed
incifc a11' acquaforte alcune cofe, chc 10 Pcile Caüiglionefco
molto
(a) DeIIa fopraddqtta nobilißima tavola fa onorata menzione Ginrgia Vafari
nelia Vita di Glulio Romano: e dice non aver mai quePra Artcfice fatta.
Opcra migliore . Narra 111 gltre, che quella tavola fu ordinara a Giulio Ro-
mano da Gio. Matteo Gibern , Datario di Papa Leone X. , per mandarla a Ge-
nova ad un fuo Benefizio intitolato Santo Stefano; il qual Benefizio con 1a
medeüma tavola effo Giberti donö poi a'Monaci Ulivetani, che rurrora i!
pomedono" . Ma , che üa ita 1a cofa divcrfannenre , 1' accenna 1' Arma De' Me-
dici collocata nella parre fu eriore della tavola col T riregno. e le Chiavi,
e 1a feguente Infcrizinne. EEONIS X. P. M. FRATRISQ, IVLII CARD.
MEPICES BENEFICIO TEMPLO PRAEF.
(b) D1 queifü altra. preziofa tavola rapPrefentante 1a Santifüma Vergine AiTuntq
in Cielo 111 megzo ad Angelici Con , con gli Apofioli a1 baffo in vivifiiml
atreggiamenn d: contemplazione, ed ammirazione, leggaü quanto ne fcrivß.
nella vita. di Guido il Conte Malvagia, che meritamente tiene queßa m?
deüma tavola per zma delle migliori di quel chiariüimo Maeüro.