Volltext: Vite De' Pittori, Scultori Ed Architetti Genovesi (Tomo Primo)

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VITE 
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SCULTQ 
fepolcro. Poche pitture di fuo ci halafciate per le cafe'de' 
noPcri privati Cittadini: molte perö fon quelle, che ha la- 
 vorato per 1a Francia, nelle quali ha fatto ffviccare il fuo 
Vßglq nobile ingegno: e fqrfe avrebbe fuperata 1a g oria deliMae- 
65355;; Prro, fe prü lunga vlta aveife goduto. (a)   e-  
Poiche io nella vita del noPrro Valerio" ho airugg-qgcca- 
{inne di menzionare Gio. Angiolo Vicino: non eßiznö" fiaor. 
di propoüto il foggiungere quä alcuna cofa del coüui fratello 
Gio. Michele , e die Gio. BattiPca Ior Padre . Gio. Battiüa fu uu 
Pitrore piü che mediocre in rapprefenrare componimenri HU-I 
riati. Di lui abbiamo una tavola pendenre da una palreree 
della Chiefa della SantiHima Nunziata del Guaüato  
e- un' alrra in S. Maria della Pace entrovi il B. Salvatorb: 
da Orta operanre miracoli (m. Motto Gio. Battißa in au"; 
molto avanzata lafciö due figli: uno e il Gio. Angiolo, che 
 molto vale nel dipinger pacfi, marine, battaglie, ed ogni 
genere di galanterie; e fempre con vivezza , e grazia non or- 
dinaria . Egli ancor vive , ma in molta afflizione; perche con- 
rinuamenre conünato nel letto dalla podagra . L' altroe Gio. 
Michele fuo fratello, Pirtore , che nello fleiTo genere del Gio. 
Anägiolo molto bene e riufcito; e piü ancora {i farebbe fe- 
gnalato, {e non {i foife attenuto alla fola pratica, e n0n_. 
 avelfe dipinto con troppa. frerta . CoPcui mancö in erä poco 
avanzata . Colpa de' fuoi difordini , c0' quali [parlo fecondo 
I, umanitä] {i guaPcö 1a compleflione, e äabbreviö i giorni, 
E'c0f.1 molto difHcile , che 1' uomo intemperante arrivi a vcc- 
chiezza.  
VITA 
(a) Queßo Magnafco Pitcöre (Potrhno guiio, e di pennello delicatimmo ciman- 
cö 1' anno 1665. , mentre cbntava poco piü di nrenf anni d' ezä , La perdi- 
m, ehe per tal morte facemmo, ci fu in parze ricoznpexlfata in un iiglio 
da. lui lafciatoci per nome Aleffandro  comunemente detto il Lzjjundrina . 
man fu i! piü fpiritofo Pittor de' fuoi tempi in piccolefigure condotte in 
pochi tmrti di pennello, Ie quali hanno luogo entro i puä prcgevoli gabi- 
netti d' Icalia . Ma di lui ü parlerä nel fecondo tomo . 
(ä) La riferita mvola. non puö eifere, fenon quella, che vedeü nella cappella 
di S. Bonavenrura, enrrovi defcritto un miracolo di queflo Santo. 
(q) A112. foprazpzneuttovata ravola ne fu pafcia fofütuira un' alrra del mecleßmo 
argmnento d! mano di" Domenico Piola. Ma pochi anni fono anche quefra 
fu di calä rirnoßa, e pßfia Pnella lateral parete. E dov' elP era vi furqxuo 
collocare alcmm üatue del Maragliano , eccellente Scultorc , di cui fcriveraifi 
nel fecondo, tomo.
	        
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