Volltext: Vite De' Pittori, Scultori Ed Architetti Genovesi (Tomo Primo)

ED ARCHIT. GENOVESI. 305 
d? uopo a1 dipingerc; taIchE: 10 Strozzi fcmpre piü contento 
{e ne rrovava .  
Ms. il vivace fpirito. del Travi non H contenne tra'  
confini deflnareriali fervizj . S' avanzö piü altre . Invogliatofi L, 
della Pittura, menrre egli operava pel fuo Padrone, Gava QFTQNIQ 
offervando le maniere, che qüeiü reneva in difegnare,  "M" 
difporre , ed in colorire . Indi nafgoßalnexmte nellc ore libere 
ponevafi ad imirarlo; or copiando hgure , cd or facendo bozze. 
Vide lo Strozzi gFingegnoH lavorietti del buon garzone; 
e Hupi , come un idiota , in tcnera etfz , fenza alcuna inßrugio- 
ne, avciTc faputo far tanro: 118: gh parve doverfi rrafcurare 
un'abilit..ä cosi ben inclinata . Sel fece adunque difcepolo, 
efcortolo con otrimi prccerti , qprovvedurolo di Hrumenti, 
di difegni , e d" inßgni cfemplarl 1' introdullEz nelPArtc, 
Cominciö ilTravi non molto doäo adar faggio del fuo 
buon avanzanlento con una tavola oriata, ch' egli ebbe 
comzniilione di dipingere per una Chic-Ja dedicata a Santa Ca- 
terina in SePcri fua patria . Rapprcfentö in quclla tavola 1c 
Spolälizie di detta Santa. L'Opera fu ben condorta; e il 
fuo Autore ne riportö dagP Inrelligenti approvazißne, elode. (a) 
Mentre äattendcvzino da! novcllo ArteHce piü maturi 
frutti dcl fuo Hudio in pitture "Horiate: da un altro genere 
di pittura ne fu dißratto. Pcrciocchä eITcn 4.0 vcnuro a Ge- 
nova 1' anno 1630. Goffrcdo Waals Pittore Fiammilugo , efper- 
perriüimo in dipingere paefi in piccolo con edifizj , e architöt- 
ture di diverfe foggc, e vedute; ed avendo queßi un giorno 
porrati alcuni fuoi lavori alle Srrozzi, per färglieli offer- 
vare, ed udirnc il di lui parerc: in quelToccafione li vide 
anche ilTravi, il qualc reflö talmcnrc rapito dalla lor bel- 
lezza , Hnezza , ed artiüciofa profpettiva , che , contratra toßo 
amiCiZia C011 quel chiarifiimo Profeffore, volle godere il van- 
taggio di efTergli difcepolo, a Hne d' in1parar fotro Iui quella 
n1aniera cli difaingere sä graziofa, ed amena .  
Con gl' infegxmamenti del nuovo Maeffro , e con gli Hudj,  
che fece in caxnpagna, oßervando i varj afpctti de' paeü, 
e le varie comparfe degliledifizj, de' Hlari d'alberi, e, di 
73W T- V cofö 
(h) Un' altra tavola di queffo Pirrore vedeß in S; Martina di Pegli. Eila efpri-  
 {ne Santa Refalia portara. daglj Angioli in Lielo . 
	        
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