DI
GIO.
BATTISTA
Pittore .
MON TI
IQ, BATTISTA Monti, naro in Genova di Genitori
mendici , farebbe ito a Hnire nell' efercizio di qual-
che arte delle piü inHme, e vili , {C 1a Divina Pl-QV-
videnza non gli aveHie in un punto aperta 1a {h-ada.
a farfi Pittore. Andava coPcui, fanciullo fenza fuflidio, per.
1a cittä difperfo, e famelico; quando certa perfona facolto-p
fa, cd illuPrre imbartutafi in eifo n'ammi1'Ö 1a grazia, elo
fpirito, e dal parlare 10 conobbe d'un talento capace d' ogni
buona riufcira . L' accolfe per tanto: lo alimentö: 1' applicö.
allo Pcudio delle lettere. Indi vedutolo afIäi amante della
Pirrura , lo confegnö a Luciano Borzone , aühmche 1' inPcruiHe.
Sotto s": degno Maeffro non perde tempo 1' ingegnofo difce-
polo. Afliduo, e fervido difegnö, copiö , colori : il tutto
con deHra maniera , e norabil proütto . Dopo tali efercizj pro-
vatoß in quel de' ritratti, ne fece alcuni naturaliflimi; nel che
emulo fu del Mainero fuo condifcepolo , e coeraneo . La giuPra
rapprefentanza di quePci conciliö anche a lui molta Pcima; onde
per foddisfare alle frequenti commiflioni , che gliene venivano,
con buona licenza delfuo Maeflro aprä Pcanza da fe; egrande
utile riporrava dalle fue fatiche, dalle quali non gli era per-
mefTp i fofpendere nemmen per um poco la marxo . Aveva;
conunuamenre 1a Hanza piena di Signori qualificati, s] Ge-
FOYCÜ , C116 forePnieri , quali per farfi ritrarre , e quali per aver
11 plaeerc di veder 1a fua pulitezza , e dePrrezza nell' o erare .
N6 folamente egli faceva iritratti giuPca le naturali fgature:
maxne fqceva ancora de' minurällimi in avorj , e in anelli .
C081 farn lavorietti gareggiavano con gli antichi cammäi;
e potean dirü maraviglie de11' arte, tanto "erano accurati,
e perferti .
1:611 dare una prova delPefattezza, e fedel conformazio-
ne, de 1'1tratr1_di queßo" Artefice, baPrerä rapportare quello ,
Ch C1 fCCe dl Gio. Francefco Bogliano Poeta Genovefc, .
T0111. 1- R Coftui