248 VITE DER PITT., SCULT.,
Per 1a Chiefa di S. Giufeppe. Rapprefentö dentro a quePca
tavola S. Francefco , che ricevc le {acrc Stimate , in un fem-
ed atteggianaento da imprimer negli fpettatori divo-
D, z1one , e tenerezza . _ _
Iävemwo Frattarato _ikSig. _G1o. Carlo Dona vQlencio porrarß a Mi-
ORZONL -lano , per farvr acqurßo d1r tavole de' p1u rmomati Pirtori ;
- pensö di condur feco il Borzone; aHinche gli förviiTe di fcor-
ra , e 1' illuminaiTe intorno a1 merito delle Pitture, che s'e{l
ponevano alla vendita . Gliene fece il progetto , che ben vo-
lentieri fu dal noßro Pittore accettato .
Andaronoadunque entranxbi in quella citta: e quefia fu
uzfoccaüone ad eifo Pittore afIai vantaggiofa , per le amici-
zie, ehe ivicontraße del Cerano (a) , e del Procaccixlo ,due
nobilifiimi Pittori , e di molri Perfonaggi riguardevoli in ar-
mi, da'qua1i ricevette grandi onoraxmze. Alcunipoi di quePri
vollero , ch' ei gli ritraeüe . T ali furono D. Federigo Enriquez
Governator di Milano: il Paquelmain Generale del1' armilm"
pcriali: e il Duca Ottavio Piccolomini . Ne folamente gra-
dito ü rendette in quella cittä per li fuoi naturalifümi ritratti :
ma anche per varie fpiritofc fue fantasiei, e_ particolarmentc
per certa tela , pin cui ef-Egiö una zingana cenciofa, e fqrclida
in compagnia d'a1cuni putti , efoldari: la qual Opera , com-
piuta che fu, per 1a Vaghezza del componimento, e novirä
del capriccio induffe molti di que"Cav-alieri a ordinargli al-
tre pitture, che egli accetrö col patro eli lavorarle in Ge-
nova; dove, a morivo öaßißzere alla blfognofa famiglia_.,
dovctte prcPro fare ritorno .
Giunto in patria carico di doni , e di credito aperfe Pru-
dio: efcguirpuntuahnente le commimoni: e mandö le rele
"a Milano; tra Ie quali fommamente Himata fu quella, ehe
avea chpinto pel Marchefe Gio. Maria Vifconti; 0v' era efpreifa
1a Pcoria di colei , che nuträ col proprio latte 11 Padre condan-
nato a morir di fame (b) . Compiute le pitture per li Ca-
Valieri
v( a ) Qyäßo valentifiirhb Pirtore ü chiamava il Cerano , perchänato in Cerano rerra
de! Novarefe . M21 il fuo vero nome era Gio. Battifia Crefpi. Egli mori
in Milano cP anni_ 76. nel 1633.
(b) La Roria de1la._p1a femqnina , Che col fuo latte diä nutrimento al proprio P21"
dre , vien riferlta da Ig1n9 a1 cap_. 1.54. , e da Valerio MaHimo a1 cap. 4- de!
lib. 5. CoPcei era greca: Igmo 1a; chxama Zantippe: Valerio 1a. chiama PCIQM!
La varietä del nome non 111 ioßailza.