EDV ARCHIT. GENOVESI. 221
vole, edi niun momento . M2. le avvalorö poco {Tante que-
{Eo fucceiTo . In una campale giornara fcorfe il Duca {ino a
Volragggiß, Pklffiä (T6110 SCOFZR; C riufcito eifendogli dopo
molto fangue d' i-mpadronirü di quella terra , 1a nnfe a fer-
ro , C a fuoco . Ebbe foltanto ryiguardo alla cafa , e 21' beni
dello Scorza , del cui fervizio, e valore mantenea viva la_.
memoria. Ordinö Pertanto , che alle foüanze di coßui niuna
moleßia recata foHe; C ChC i Pa-renri di lui falvi , ed illefi
foffero altrove: a lor piaeimenro IbQrtati. Tal ordine perö
non ebbe 1' intero {uo ef-letro; poiche i poderi dello Scorza
nön ben conofciuti {Ioggiacquero anch'ef1"1 alla comune dem-
ßazione . Quindi doppio pregjudizio eiv dovette patire_.:
1' uno dalla milirare infolenza: 1' alrro- dal1invidia degli
emuli , iquali con Ie Ioro-calunn-ie orpellare delle riterite ap-
parenze ranto äavanzarono, che fecero: Qafcer" negh animi
de" Senatori qualche fofpetto In tempo (.11 guerra ogni pic-
cola ombrä 111 ingelofire :1 in quella guifa , che ad un iufer-
m0 ogni poco d' aria, tuttoche innocente, efoave , ffaimpref-
ilone malefica. Un fofpecto , erben leggiero in quelle {cabrofe
circoüanze baPnö. a porre in condizione di reo 10 Sc0rza_.:
che perö, a morivo di Hcurezza, giudicoffi fpedi-enre rimuo-
verlo per qualche tempo- dallo Stato di Genova. F u adunque
condan-nato d' efilio per 10, fpazio dii due annir , prefcrit-
togli da confumarß in Maffä: cofa ,e che Cagionö molto di-
{piacere all-o Pceflb Duca di. Savoia , che aiTai lo Rimava, ed
amava; e per dimoürazione di graziofa parzialitä poco pri-
.ma della guerra gli avea tenuto a batteümo un figlio , i1
quale dal nome d"e{1"o Duca, no-mato fu Carlo Emanuello:
e farebbe üato imitatore della paterna virtü , come prenunziava
lo fpiritofo, e-penetrante fuo ingegno i {e immatura morte non
cel aveiTe rapito , wenn? egli era per anco. in erä iaraeiulleiba.
_Or il noPcro Pittore, ricevura 1' intimazione del bando,
paßp roPco a MaaTa; ove per 1i {wem danm i]: vide ridorto
in' 111aro di dovere da.'proprj penne11i cercarfi il ibftentamen-
ro. E ben pore di leggierrtrovarlo pcrciocche abbaüanza
colä era noro il fuo valore; e particolarnlente a quel Prin-
ciPC , {lella cui cittä conveniagü abitare . QueiH olcre all aver-
10 bemgnamente accolro; il prefe a proreggere per tal mlodö,
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SINIBALDO
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