VITE
scunr,
S1 degna Opera, chefcopcrta meritö gli encomj di tutra
1a cittä , non porä effer fenza interrompimento condotta a F1-
ne dal uol1ro poco fortunato Pittore . Imperocchä un giomo
D; HC11'L1_1_C11' C116 facea C11 (3111612. , ferito
G122: 13:11:53.11 in un Hanco , fcnza fapcge ne da chl , 116 perchä _V C031 1'111-
' T!" 0' nocente uomo dovette C11 bcl nuovo fermarü Per alcuni mag
alerto. Rifanö finalmente, e compiä 1a cupola ; dOPQ 1b
qual Opera , per follevare 1a Hanca fantasia, {i ritirö ne11uo-
go di Prato pocov diPcante daI fuo nativo . Ma quivi il fuo
ozio fu 1' occuparli a dipixm-gere il principale falotto del pa-
lazzo Negroni: il qual lavoro efegu": da par fuo: onde m01-
ta lode , e largo prcmio ne riportö .1
Si refiitui poi a Gengva: ove formö le pitture d' alcune
ßanze nel palazzo dcl Sig. Paolo Spinola (a) {ulla piazza dl
S. Luca . Adornomme anche 1a facciata : e sä dentro, che
fuori fe" h) queßo palazzo; cofe degne c1i fe Pafsö quindi in
cafa del 81g. Tommafo A1ro1o , e v1 chänmfe una cupolinm. ,
che febben piccola, rende perö grau tei imonianza clcl vaßo
talento del noßro Autore . (b)
F rattanto i Signori L0m-e11ini, ch' eran rimaPci oltremo-
doiconrenti de1l' operato da11' Anfaldo entro 1a cupola della
101: Chiefa , c Volevano farne dipingere il coro : anche que{1' Ope-
ra gli commifero . Ne Pcefc egli il difegno; e riufcl quePco s]
be11o , che il Marchefc Virgilio Malvezzi , Signore di quel
talento , che a tutti ä noto , in veggendolov , rePconne altamente
ammirato; nä fapea faziarü di contc-naplarlo , e di commcn-
darne 1'Autore . Ma difgraziato Anfaldo ! Nel mettcr mano
a1 lavoro E: forprefo da. maligna infernütä , che ne 10 diFro-
glie, e lo riduce a rermine di mortc .
La grandc afliüenza , ch' egli ebbe , e gli appreßari ri-
medj , 1a Dio mercä, gli giovarono s'1, che dopo molti giorni
ufci
ehe per m1 Opera durage da queßo noiim Pittore; il quale ei difegnö pri-
ma minutamente quanto clovea far buttare a terga, per raffetmrla. E poi
nel fuo raiferramenro non imitö la pregiabil manlera del1' Anfaldo ; ma efe-
gui 1a fua propria, d' aifai minar pregiq.
( a) In quePco palazzo , che oggidi E: del magglor OfPQdale aI di dentro non v' hß
piü nulla del1' iulla. faccxata vi 11a (ungavia dem An-
faldo alcune figure d! Vlrtfy.
(b) Qmfto palazzo , org de' 81g. Negroagx m pxazza Amorofa, piü 11011 confßrvß
1a fopra defcxirra pmura,