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Iendo in Milano 1a pePci-lexaza, {ca1z_0-, con fune a1 C0110
e'1 Crociäffo nelle mani va in compagnia de1C1er0 in pro:
cemone. Precedono il Santo due Diaconi , 1'uno Con 1a m-
D1 vicella , 1' altro C01 turibolo . G11 tengong dietro iCjanonici,
Glläfäläjlääßx ed mfimto popolo? e 10 agcoxjxpagnano '1n 211-14 due Angio-
h ' lerri , che volano 1n a_tt0 (11 dwozaone a 12m del (jl-Ociggg,
portato dal Santo Arclvefcovo. Nelle prima: linee del qm-
dro vedcü mirabilmexmre dipinta in rigorofo fcorto um fem-
mina morta, dalle cui poppe pende un tänciullino: ed ap-
preffo v' 11a ginocchioni , che con Ie 11121111
giunte rivo1ta a1 c1e10 unplora 1a. Divina Mifericordia, .
QuePra E: una gran plttura piena d'arte, ricca di vivaci af-
fetti: degna d' 611er veduta, e fenza Fme lodata . (a)
" Venuto 1'Anfa1d0 da Vo1tri Pa Genova , ebbe qu": 1' in-
cumbenza di dipingerc: una grau tela per 1' Oratorio di S. An-
tonio Abate . In "queßa egli defcriffe 1' ultima Cena di Gesü
con g1i Apoßoli: nella qual tela n01_1 cedono 2117 eleganza del
difegno a11a venuüä della compoümone , ed alla vivacitä de11e
tinte 1c artißciofe digrgdazipni ddpiani , C 16 maeßofe 3;-
Chiretrure, chc i1 faggw Plttore Ieppe introdurvi: onde {i
11101111") aiTai ben fondato in tutte quelle facoltä, e doti, che
deono concorrere 2.1121 perfezione d' una pirtura.
_Fu anche partic01are 1' induPcria fua in dipinger lucidi,
ebrillanti i mctalli , qualora vafi di tali magcrie_ dovea nelle
fue tele rapprefenrare , come fece nella d_1a_nz1_ dCfCÜttL;
ove il catino , itondini , ipiattelli , cd altntornunenti della
menfa fembrano veri argenti. (b)
N on avea 1' Anfaldo pgr anco Hnito quePco lavoro ; quan-
do gli occorfc un1acc1dente_ mfauüo , e poco men chc funePco .
"Motive ne fu , che i Suävenon del prefato Oratorio , pe' quali
1a gfan tela dipingeva , e crto avevano 11 Bcnfo , allora giovane ,
a dipingere
(a) Marita. quePca fuperbimnja tavola d'_ eEere accugatangente djfegnata , ed in-
cifa . Ella ä Rats. accrefcxuta da tuttx e quattro 1 lau clal PlttQtC Domemco
Piola, e molto giudiziofamente, in occaßone , che doyette ingrandirii 1a cap-
Pe11a_ (Luepca giunta .per.ö_guai1la, anzx che no , 1' xdea c1el1' Anfaldo per-
ciocchä avendola queih dxpmta m anguüp 11110; ß-PParfr Chlv-zro , ch' egh volle
dar faggiO del _fu0 vafco talenfo con farvl {igure grandl a1 narurale, c con di-
mofirare un guro , e una dlgradazione d1 numeroiißima Prqcemone tutra-J
in compgrßfa . Sforzo inlgcgxmoiiflipwo d' arte
C 5 ) A Piä (11 quefca tavola _1 legge 11 1_1o_me dell Anlgldo fcr1ttov1 da, Lug medev
11m0; iicconme 1' amw, m cm 1a dlpuxfe, che fu 11 1629.