Volltext: Vite De' Pittori, Scultori Ed Architetti Genovesi (Tomo Primo)

ED ARCI-IIT. GENOVESI. 137 
manipocllarldelle ifinte, pregäIlO ipllaintemlcanä a Volerlo fa- 
vorire 'a cuna ua tavo a, 1cen o i v0 er er memoria 
de1l' amicizia confervar in fua cafa .gV0lentieriPcondifcefe il  
Pittore , e per. dare una maggior lrefrinlonianza del faper fuo ,  
gli fece una pittura Pcoriata , efligiando in eflä le fpofali- BERNAßrß 
zie di S. Caterina . La pittura riufci belIiHima : onde il Ri- snou" 
viera avendo conrinuamente in cafa Cavalieri , e perfone, 
qualißcate , che andavano a VCClCIFC iquadri , de! quali faceva, 
negozio; non feppe contenerli d1 moPcrarlo, e di predicarne 
1' Aurore.   
Chiunque vide quePcÜ Opera ne rellö ammirato : e a molri 
cominciö a faper reo, che "un uomo dotato di si nobil ta- 
lento doveffe vivere rinferraro "in una Religlone aulleriill- , 
ma , e confeguentemente fenza aver provviilone , o altro co- 
modo da poter dare di {e quelle prove, che dar potrebbe, 
qualor poffede-{Te 1a fua libertä . Pervenivano fpello alle orec- 
chie del buon Cappuccino le inllnuazioni di coloro, che lo 
avrebbero voluto fuori di quelle Pcrettezze; ed ei pur cono- 
fceva , che in tale {lato non era a1 cafo di mettere in pieno 
efercizio 1a fua abilitä . Saggiungevano a quella confldera- 
zione le querele della Madre, e della. Sorella, che gli fe- 
rivano il cuore . 
Un fuo intrinfeco Amico con gagliarde perfuafloni Pcimo- 
lavalo atentar 1a via di ufcire; fuggerendogli, che porgeffe 
fupplica a' Superiori efponelmte la necefütä , ch' egli avea di 
fovvenire a11' indigenza de' fuoi; motivo vero , e legitrimo, 
a viPc-a del quale i Superiori {lelli non avrebbero avuto dif- 
ücoltä di graziarlo d'una favorevole infonnazione da preien-  
rarü alla Sacpa Qongregazione dal nollro Cappuccino . Quello, 
ad altn Puütl ben ponderati gl'ingerirono voglia di {cappuc- 
Clarfl: F 10 trallero a qualche fperanza di profpero eßerto; 
o"? egllßlderendo agli altrui conllgli, ü difpofe alla pratica 
de mczzl ß Per aileguire 1' intento . 
_ Gliene venne appunto 1' occallone propizia ; poiche giunfe 
m que giürni g Voltri il R510 P. Genelrale'.dell' Ordine . ree 
Fm Bemafdo 1a trafcurö: ma portoili tollo colä, per efporgli 
1a Povertjl ClFParenri , e pregarlo a dargli mano per 1a li- 
Cenza d anßlare a foccorrerli, A {in di guadagnarfltlifaf- 
etto
	        
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