ED ARCHIT. GENOVESI; 177
CQICi , e con tanta eleganza lavorö il rimanente dcäl quadro
vißoriandolo, e del Volto della Principeifa fervendofl per for-
mare una S. CriPrina vcPcita in azzurro; che quel Duca, chi
rre un largo premio , gli affegnö anche onorevol penfione , 131
e titolo Cfxsruuno
' , , . , . . CAsuuo,
Poco tempo pero gode Cafzelhno s1 fam beneHz]; per-
ciocchä nel {ettembre_ de1l' anno 15549., {ettantefimo di {ua
etä, forprefo da acutlfßma febbr_e 1n pochl giorni cefsö di Vi-
vere con difpiacer della Corte, e d1 chiunque 10 avea cnnofciuto,
Lafciö dopo di {e un Hglio, che ä il giä mentovato'
Niccolö . QuePci eredirö 1a paterna arte di far rirratri; ond'E:
in molra Üima per gli efarriüimi , ehe ha giä fatto , e rurravia
va faccncio; ed avrebbe ereditatp anche _gr0H'a fomma di dena-
ri , {e il Padre fuo fofTe Haru- p1ü economo , e man giocatorc:
DI
GIO.
DOM ENICO
Pitrore .
CAPPELLINO
E grande ä 1a gloria di Gio. Battiffa Paggi per lo de-
coro della Pittura da lui prodemenre difefo, e per 1c
tante preziofc tavole da lui dipinte: non minor effer
dee , PCI" averci lafciati allievi tali , che n'hann0 "ap-
PTCYO 10 Pcile, e, quaii direi , pareggiata 1a mano; onde fem-
braß_ C17 egli eziandio dopo morte abbia per molti anni pro-
feglllto a dipingere . Fra quePci allievi il piü degno fu per
W19 aVVifO Gio. Domenico Cappellino , 1c cui Opere portanö
Plu delle altrui 1' aria di quelle del fuo Maeßro nella guifa,
ehe (luälche Hglio porta fra gli altri frarelli piü vive 1c fat-
ICZZC del fuo Genitore . L' ordinata ferie de' tempi mi chia-
Ilja _0fa a fcrivere di coßui . Le tavole , chc da effo flute
Flferlro: Pßrgeran morivo agl' Intelligenri d'approvare quan-
w neua Preföntc inrroduzione ho aiferito.
Tom. I. M L' anno