Volltext: Vite De' Pittori, Scultori Ed Architetti Genovesi (Tomo Primo)

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VITE 
una maeüofa ravola , fperando , ch'e1la doveiTe aver luogo 
in S. Pietrochle pär tä motivo indirizzara 1' aveva a quel 
 orato . a 'e ere a iunta in tempo che i De u-rati 
D, allapReverenda Fabbrica avän giä diiirilauitofa diverfi lgitrori 
(ägigßäßggflä tavolfl didgiälpänlzieüofo h enrl uläiäofTemplo , fu cagione , 
ceueai aeinoreaeecua.  
(iiifendo poi fpecial prerogativa di quePco Pittore il fare 
ritratti dalnanaturale , {iccome accenna1n1n0;1in qäieiii foven- 
re im iego 1, e ran lode ne ri ortö. M0 ti g iene com- 
inife i? Principe läoria , e molti ältri il Duca di Turii; in- 
{ieme con quadriiiioriati . Voilero ancora eHere da lui ri- 
tratti 1a Signora PriiicipeiTa Diirial Ländi , enpäegeriälo dfi 
lei Co nato. Iniviia _de' uai a rinci e a ' .ve o 1 
moffe ä chiedere a Cafielliaio i ritratti  piü riguardevoli 
Perfona i di Cafa Doria . Servilla ue i con untua ac- 
curgtezzgag, riih-ingendoli in un piccOg) libtöttO , PChC quella 
Signora conferxra preiTo di fe: e fon cofzi (iegna; perocchä: 
aiiche in piccolo fpazio riportava Caüellino gli altrui fem- 
bianti cosi bene, ed efattamente, come in grande. 
_'I'r_0ppo_avrei che fcrixrere, fe tutri annoverar Clili vo-_ 
IeHi 1 ritratri Pcefi da. quePco Pittore, o {ian quelh d iniigni 
Letterati , e Poeti; come di Gabriello Chiabrera , e di Gio. 
Battiüa Marine : o quelli di cofpicuiPerfonaggi ; come de' Mar- 
chefi Spiniala, e Srärra , del  dhrßfonfzzqr, ehe oltliä a1 proprio 
volle da ui ue 0 ancora una ua avorita. a. per g0-' 
riz; unica del (iioiiro CaPcellino , e per moßrare quanto valore, 
e quanta Ptima in queßo genere aveife , crederö bafiar poHii 
iI dire; die il piü celebre Ritrattifia del mondo , cioä: 
1' iinpareggiabil Vandik, volle anch' eiio Nrederii efpreifo da 
lui: e poi per contraccambio {i degnö di ritrarlo . 
' Era CaPrellino giä rnolto avanzato in etä, dacche paffh- 
va i feffantotfanni; quando, a perfuaiione di Frate Andrea 
Coßaguti fuo caro Amico , dovette portarß a Torino: ciö fu 
1'ann0-1647.- In quella cittä ebbe egli molre occorrenze di 
 "far ritratti, ed aicuni a' Signori principaii di Corte , che poi 
10 prefentaronea] all Dur-i, il cui tavgre iacilmente acquiüoili; 
erocche avenpogi que Sovrano or inato un ritrarto di Ma- 
äanm ,R_Ca1C, Caiiellinr) colpi tanto beqe nella. {ifononluig di 
CO 61':
	        
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