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VITE
DER
SCULT;
entro una Hanza del fuo palazzo ütuato ful Quirinale
I1 Cardinal Giuüiniazmo gli commife 1a tavola di S. Vincenzio
Ferrerio per 1a cappella , che quePco Eminentimmo 5' QVCQ. fatfo
D, alzare nella Chiefa di S. Maria fogmMinßrva (b) _ L3 Prefata
ämwmßo tavola incontrö tanto applaufo, c e i Deputati allg Ren Fab-
usmu" brica di S. Pietro chiamarono 1'Aut0re adipingere um dellc
tavole di quella Baülica; non oßante che a ta1' Onore afpirafl
fero alcuni dcäpiü inflgni Pittori di quel tempo , come An-
nibale Caracci protetto dal Cardinal Farnefe; (c) il Caravaggio
favorito dal Cardinal Monti; e 1' Arpinate benvoluto da molti,
m19. per 1a troppa lentezza del {uo operare rigerraro da tutti.
Accintofi il Caüello alla degna imprefa , ßgutö in que-
Pca tavola San Pietro, quando fu chiamato fulla riva del
mare di Galilea dal fuo Divino Maeüro: e in ariavi colori
una gloria d' Angioli Pzanti in attenzione dcl_ fatto. La bele
lezza di quePU Opera; convien arguire, che ioiTe aITai grärß
de; perciocchä Vedutaß un giorno _dal Cav. Pomarancio , men-
tre non eraü ancora efpoüa, ne nmafe ammirato per modo,
che , parlandone con certi Signori Romani , efclamö . Per mia
fEa, che queßo Genovefia wuol fare il cliavolo, ed uguagliara,
quanti banno fatto ßn 9m mvole in San Pietro; ed io 12' ho
fiampre temuto: tanto pzü ehe egli fe n' ä ßato fempre quieto,
hed ä venuto molto arditamente, jänza mofirar apprßaqfione da"
tanti famoji Pittori , clwe pur qui fofw . xGrande fu 1' onorb,
che per quePca bellifüma tavola i] nporto dal CaPcello, a_.l cui
mcnto
(a) Queßo Palazzo giä; de! Duca Altemps_ ful Qgxrmale 11011 faprei qual fofih.
a1 prefente. So bene , che {T0110 alcum lavon a frefco de! Caüello in um,
üanza del Palazzo Ponrificio a Montecqvallo (ed appunto in quella Contigua
alla dipinlta dal Lanfranco) elptirQCQtl jiorie facrc .
(ggh ravola perö non 2: delle njxghonbdel Cafcello , e 1a compolizione in
parucolare fente alquanto dello {hle an_nco.
(e) Non {i ha_da_glcuna del_le_ vlte d" Annlbale ,Caracc_l f;1'1_tte d; piü Autori;
ch' egli mal afplraiTe a dxpmger tavole per l_a Baiihca d1 S. Pzezro , nE: che
i1 Card. Odoardo Farnefe a coteüo effetto s' mgpegnaffß . La Reifa ccfo. dico
del Caravaggio. I1 Cav. cP Arpino poi fra queßnge fu 1' unico, che colä di-
pingeffe: m3 1a mvola da lui dipinta piü 1_1on v{ ü Vedc . Ella fu 1a prima
tavola , che com ariife nel grau T empio Q1 S. Pletro lavorata a nwufaico da!
Calandra. In eiga era rapprefenrato S. Mxchelea cheabbatte Lucifezro. Ma
1' anno 1760. fu tolta via; e in vece d' eiTa , C011 cambio 1110110 migliol-e 9
vi fu poßo um: altro mufaico cavaw da v11a_ fglvola dello {ießb argomenw
dipinra da Guldo Reno 1 1a quäle qüüe "C111 Qhlefa de' Ca puccini della me-
deünm citrä Queiia tavola ncoprßiü egrßglanuenze C111 änimmq bulintl di
Gißcopo Frey 3