E13 ARCHIT. GENOVESI. 14,
Stanco alla Hne per tante fariche il noPcro Pitrore, eag-
gravato dagli anni , e dalle indifpoüzioni , non era piü
iffato dwfporß 21g? inCOlllOdi , che reca il lavorare a frefco
fdpalchi . Per 1a qual cofa egli abbandonö i pennelli , e I1
diede ad uns. vita rifirata in fua cafa; dove molro diverti-
vafi con 1a bella raccolra, che fatto s'avea di preziofi dife-
gni , i quali inüemg: cdfuoi , e con quelli del fuo Mzieüro
olrrepaßavano ilnumero di _duemila: ernolti erano gli Amici
fuoi, Che per godere 1a v1fta di si be1 lavori , 1' andavang
fovenre a trovare; ed egli turti riceveva con dimoßrazioni
di buon gradimento, c tutti trattava con fomma affabilitä,
e cortesia: doti {ue principali , che fcmpre piü amabile 10
rendevarmo . I,
Egli cedette alla natura 1' anno 1641. ,r fettantacinquefi-
m0 delF erä fua , con aver lafciato di {e quel degno nome,
ehe nellc fue nobilimme Opere vivo tuttavia fi manticnb,
e perpetuamente {i manterrä .
I da. lgi raccolti difcgni furono dagli Eredi parte ven-
duri per pochimmn , parte mandati amale. Cosl (Yordinario
avviene alle cofe rare , qualor giungono in mano di perfone,
che non ne conofcono il pregio .
D1
LAZZARO
TAVARONE
K 3 VITA
" ' ' ' bICVC-J
D' alrre Opere del Tavarone tralafcxate- da! SoPram {am '10 qm iü
menzfmoneh r a" s 12 dipinfe la caPPßlla. di s. Giorglo ß 1c m? er"
NeaCiea 1 . emgnq d. 1
che aziolui defcriffe a frefco 11'! V91 q"? 11' t vea dllnnfe am w
Nel palazzo Serra , dove LuCa Camblafi äälpligßgittg gli E,brex nel defer-
ü Tavarone 1a vom CPU" Ran?" in 16010 da? Cielo. a
{o , che raccolgono 1a ganz? gäzmzlwglgoaljoria da _q_ Maueq fnlllrion diliplnggettua
Entro i! palazzo de! xlg- m ' f eriorx. (im e
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m {um defcmte alcune {äone lÄOmciÜtÄ' entro 1' infenneria dem. delläolfvfylü
Nel mag i of edale i qlje a . d l Signore v n_
valefcenza iääba pli-incipal facplata figllFo P51 lultriaügigcil i! Fuo nbmea C1 a"
Apoüoli . 131 queüa pittura üßegge 53mm a , mm,
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deggani? Üazarigo , e äälgofed alcuni fam della Ylm d