AGOSTINO
E
FRATELLO
M
O
N
T
A
N
A
R
Pittori .
A lode E: un giuüo premio a1 ben operare . Ma {ici
I come chi 1a dä non dee farne abufo col1' efagerazioß
nc : cosä chi 1a riceve non des voltarfela in danno
con fervfirfene d' inPcrumento , per fomcntar 1a fuper-
bia . Se qucPca maülxna praricata aveiläro i due Profeilbri,
di cui la {erie della prefcnte Pcoria 1n'invita a difäorregc):
certamente avrcbbero riportato dalle Ioro QPere quella ihma,
e quegli emolumenti, che per vana ambmone afYatto per-
derono . _ ;
Agoßino Montanari, ed urfaltro fud fratello, d1 cu1
s' ignora il nome, ambo Genoveß , 6d eguahnente H11 da'
lor primi anni alla Pirrura inclinati , apprefero di elf-a i prin-
cipj nella fcuola dlAurelio Lomi Pittor Pifano, che circa_.
il 1595. Ptanziava in Genova , c vi teneva- aperto 10 ftudio.
Sotto 1a coPcui difciplina molro s' avanzarono , fpcciulmenrc
nel difcgno , i due Giovanetti, onde faceano fperare , ehe,
a fuo tempo farebber divenuti eccellentwi Pittori . Ritornato
poco dopo il Lomi in Tofcana; e perö rimafi i due Stu-
dcnrj fenza Maeftro , proccurarono d' effere introdotti a Gio.
ßarglüa Paggi , che , attefo le loro buone difpoüzioni , volen-
pen agcerrolli. La prima cura del Paggi in ammaclh-arc,
ldnuon difcepoli fu di ridurli a feguitarc una manjera foda,
ä elegante, 6 farli appartare da qucrlla del Lom1 jroppo
ebOIF; Cfecca . Quanto aveifero proärtato de! nuov1 docu-
mentl 1 due frarelli , 10 dieclero in breve a conofcere nctlla
P6311111 ravola, che dipinfero per qucüo Duomo . ErEgiarono
1n.cH'a Qriüo trasüguranteü ful Taborrc con tanta cleganza,
e mäeßrlä, che grandi encomi nc riportarono cküCirtadilli
anora, Fhc Fahne efpoüa in pubblico quelle. prima lor Oppra.
Mä 6511m m VCCC di proccurar perfezione C011 Profegulrl-
piü olrre