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Bericht
Rafaefs
di dimostrare a Vostra Santitä conforme alla sua intenzione;
ed ancor come facil cosa sia il conoscere quelli dagli altri;
resta ch' io _dica il modo ho tenuto in misurarli, e disegnarli,
accioche Vostra Santitä sappia s'io averö operato Puno e l'al-
tro senza errore: e perchi: conosca che nella descrizione che
seguirä, non mi sono goverllato a caso, e per sola pratica,
ma con vera ragione. E per 11011 aver' io infin' a mö veduto
scntto, ne inteso che sia appresso d'alcuno antico il modo di
misurare con la bussola della calamita; il qual modo soglio
usare io; stimo che sia invenzione de' moderni; e perö, vo-
lendo anche in questo ubbidire al comandamento di Vostra
Santitä, dirö minutamente come si abbia da adoperare, prima
che si passi ad altro. Farassi adunque un' instromento tondo,
e piano, come un' astrolabio; il diametro del quale sarä due
palmi, 0 piü, o meno, come piace a chi vuole adoperarlo: e
la circonferenza di, qnesto instromento si partirä in otto parti
gxuste, ed a ciascuna di quelle parti si porrä il nome d'une
degli otto venti; dividendola in trentadue altre parti picciole,
che si chiameranno gradi. Cosi dal primo grado di Tramon-
tana, si tirerä una linea dritta per mezzo il centro dell' instro-
meuto üno alla circonferenza; e questa all' opposito del primo
grado di Tramontana farä il primo d'Osrro. Medesimamente
si tirerä pur dalla circonferenza un" allra linea, la qnale pas-
sando per lo centro, intersecherä 1a linea d'Ostr0, e Tramon-
tana, e farä intorno al centro quattro angoli retti, e in un
lato della circonferenza segnerä il primo grado del Levante,
ncll' altro il primo di Ponente. Cosi tra queste linee che
fanno li soprascritti "quattro venti principali, resterä lo spazio
degli altri quattro collaterali, che sono Greco, Lebecchio, Mae-
stro e Scirocco: e questi si descriveranno con li medesimigra-
di, e modi che si e detto degli altri. Fatto questo, nel
punto del centro, dove äintersecano le ninee, conficcheremo
1m' umbilico di ferro, come un chiodetto, drittissimo, e acu-
to; e sopra questo si metterä la calamita in bilancia, come si
usa di fare negli orivoli da sole, che tutto di veggiamo: poi
chiuderemo questo luogo della calamita con un vetro, ovvero
con 1m sottile corno trasparente, ma che non tocchi, per non
impedire il moto di quella, nä sia sforzato dal vento. Dappoi
per mezzo dell' instromento, come diametro, si manderä un'
indice, il quale sarä sempre dimostrativo non solamente degli
opposti venti, ma ancor de' gradi, come Parmilla nelF astro-
labio; e questo si chiamerä traguardo; e sarä acconcio di
modo, che si poträ volgere intorno,_ stante fermo il resto dell'