Rafael 's
Sonette.
Tal che tanto ardo che ne mar ne fiume
Spegner potriam quel focho, ma piace
Poi ch'el mio ardor tauto dibon mi face
Uardendo ognor piü d'arder mi consumi.
Quanto fu dolce al giogo ela catena
De suoi candidi braci a1 col mio volti
Che sciogliendomi io sento mortal pena.
D'altre cose io non dicho che son molti
Che soperchia docezza a morte mena
E perö taccio a te ipsensir rivolti.