Di oüitij e dignita: perche e1 se bade
d'a1ta quiete et viver dolce e lieto
o a morte vile o in gran calamitade.
Pero che sempre el populo e assueto
como uno e grande in lui nol sopportare
e sia s'el sa iustissimo e discreto.
Si como advenne a questo singulare
e degno antico ciptadin di Siena
per merto de sua fede e di ben fare.
E1 Duca adunque el qual fortuna e1 mena
verso 1a morte possa che a Fiorenza
giunse cum faccia piü che mai serena
Cum quanto honore e qual maguificenza
fusse ivi recevuto et honorato
descriverlo hora io prendo difidenza.
Essendo Piaze e strade et ogni altro lato
di popul piene: a remirar quel sagio
antico Capitan tanto honorato.
Dicendo mentre questo altero ragio
di Matte vive, e sia dallato nostro,
damno Fiorenza haveri non puole 0 oltragio.
La Signoria del suo altiero chiostro
smontando venne insino fuor dela porta,
ad honorarlo, como e1 ver te mostro.
Ala qual poi cum mente sagia e acorta
parlo del stato propio e dela guerra
e quanto a1 facto 1a. presteza importa."
Di poi partendo de si nobil terra
verso Faenza, prende e1 suo sentiero
Ai quanti gran pensieri entro a1 cor serra.
Hor li Venitiani, che el grau mistiero
de tale andata van consyderando
opposita per linea allor pensiero
yCum ogni spesa van sollicitando
de Sancto Severino e1 grau Boberto
con quale insieme Yimpresa disputando.
Perche ogni bon concepto sia deserto
del Duca per 1a lega, e disturbarlo
del andar a Milano, dove el suo merto
Potea quel stato in tucto rintegrarlo.
el che essendo invan Yimpresa, fanno
incontra el Uuca Hercul per disfarlo.
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