Volltext: Rafael Von Urbino Und Sein Vater Giovanni Santi (Erster Theil)

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Giovanvzi 's 
Heimclzronik. 
Pajuto del Summo Idio, al qnale tucte le gratie se debbano 
referire, l'ho conducta a uno certo fine. 
Quatunque per tanti tempi a me sia stata di gravissilno 
pondo, pero che l'anim0 mio si como humane, essendo sem- 
pre sugetto a variß läaSSißlle, cumciosia che Fadversa forturla 
hai quante per volte  e a1 bene contraria. Duche 1a fortuna 
divorö el paternal mio nido in fuoco, dove (lislructa ogni no- 
stra substantia, per quanti amphracti et strabocchevoli preci- 
pitij habi eonducto mia via, lungo sarebbe a dire. Mu giun- 
gendo alla etade chio sarei forsi stato disposto a qualche piü 
utile virtü, da poi molti negotij per gliadagnarmi il victo, mi 
dette alla mirabile arte de pictura, per laquale, olire 1a or- 
bita della cura familiare, che nisuna cosa aYhuolno o e de piü 
continuo tormento havendo si excellente peso di sopra, el quale 
sarebbe grave agli omeri de Atalamte et dela cui clarissima 
arte, non me vergognioessere nominato. Dunqule fra tante 
ansietä essendo cum Panimo suspeso et invilupato, cumciosia 
che ogni minima cosa vole tucto Fhomo: se io non havesse 
cum quello debito stile tractato si gloriosi gesti a presso de 
tua Illustrissima Signoria et de tucti gli altri, me sia in qual- 
che parte honeste scusa; non obstante che Paltissima et pater- 
.nale tua gloria e di tanta et di sublime natura, che da qua_ 
hmqlie rozza et inepta lingua narrata sia, pareva mirabile et 
excellente, ne homo se trova de si basso ingegno, che non 
saplwia et possi dire che el sole piü che altre luce risplenda. 
Dunque Illustrissimo Signore mio, a te rivolgo 2) queste mie 
vigilie, dele quale 10 s0_ ben certo che a pigliare non hai fructo, 
overo dilecto alcuno: perche Pintellecto tuo vola a cose si alte, 
che Pochio mio non scorgie a mille miglia apresso: ma perche 
tu intenda et consideri, che se piü havesse potuto et saputo, 
piü operato averei, rendendomi certo che se altra gloria di 
questo Äconsequir non debbo, non manchem questa, ch'i0 me 
reputi in singular gratia essere nato e visso fidelissimo servo 
di uno tanto principe et di sno clarissimo germe. finis. 
NB. Das finis ist von der Hand des Verfassers hineinge- 
schrieben, der Text aber fährt noch weiter fort: pero che si come 
1) Eigenhändige Randglosse des Verfassers: quasi sempre. 
2) Correctur von des Verfassers Hand. 
ddico 
pregandoti humilmente ryguardi ly gloriosi fatti del tuo famoso pa- 
dre, e non la basseza de] myo srypt: ornato solo da me dy quella 
sincere fede che deve un fydeli Servo al suo S.
	        
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