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Giovanvzi 's
Heimclzronik.
Pajuto del Summo Idio, al qnale tucte le gratie se debbano
referire, l'ho conducta a uno certo fine.
Quatunque per tanti tempi a me sia stata di gravissilno
pondo, pero che l'anim0 mio si como humane, essendo sem-
pre sugetto a variß läaSSißlle, cumciosia che Fadversa forturla
hai quante per volte e a1 bene contraria. Duche 1a fortuna
divorö el paternal mio nido in fuoco, dove (lislructa ogni no-
stra substantia, per quanti amphracti et strabocchevoli preci-
pitij habi eonducto mia via, lungo sarebbe a dire. Mu giun-
gendo alla etade chio sarei forsi stato disposto a qualche piü
utile virtü, da poi molti negotij per gliadagnarmi il victo, mi
dette alla mirabile arte de pictura, per laquale, olire 1a or-
bita della cura familiare, che nisuna cosa aYhuolno o e de piü
continuo tormento havendo si excellente peso di sopra, el quale
sarebbe grave agli omeri de Atalamte et dela cui clarissima
arte, non me vergognioessere nominato. Dunqule fra tante
ansietä essendo cum Panimo suspeso et invilupato, cumciosia
che ogni minima cosa vole tucto Fhomo: se io non havesse
cum quello debito stile tractato si gloriosi gesti a presso de
tua Illustrissima Signoria et de tucti gli altri, me sia in qual-
che parte honeste scusa; non obstante che Paltissima et pater-
.nale tua gloria e di tanta et di sublime natura, che da qua_
hmqlie rozza et inepta lingua narrata sia, pareva mirabile et
excellente, ne homo se trova de si basso ingegno, che non
saplwia et possi dire che el sole piü che altre luce risplenda.
Dunque Illustrissimo Signore mio, a te rivolgo 2) queste mie
vigilie, dele quale 10 s0_ ben certo che a pigliare non hai fructo,
overo dilecto alcuno: perche Pintellecto tuo vola a cose si alte,
che Pochio mio non scorgie a mille miglia apresso: ma perche
tu intenda et consideri, che se piü havesse potuto et saputo,
piü operato averei, rendendomi certo che se altra gloria di
questo Äconsequir non debbo, non manchem questa, ch'i0 me
reputi in singular gratia essere nato e visso fidelissimo servo
di uno tanto principe et di sno clarissimo germe. finis.
NB. Das finis ist von der Hand des Verfassers hineinge-
schrieben, der Text aber fährt noch weiter fort: pero che si come
1) Eigenhändige Randglosse des Verfassers: quasi sempre.
2) Correctur von des Verfassers Hand.
ddico
pregandoti humilmente ryguardi ly gloriosi fatti del tuo famoso pa-
dre, e non la basseza de] myo srypt: ornato solo da me dy quella
sincere fede che deve un fydeli Servo al suo S.