X
83
X
ää
si difierenti, in cui epercitava il suo talento. Se pe-
rö gli Antichi fossero stati nella necessitä di disegna-
re un Manigoldo a lato di un Cristo , certamente
non 1' avrebbero fatto meglio , nä in altro modo di
quel che si vede di rovescio nel nostro Quadro. Se 1a
proporzione clella sua-statura esigeva un uomo rozzo,
e brutale , sarebbe stato molto improprio mettere in
sua vece una figura elegante, come ilGladiatore Bor-
ghese,che richiamasse a sä 1' attenzione piü diCristo
medesirno, come succede alla famosa Opera del Do-
menichino nella Cappella diSanFAndrea della Chiesa
Öi San Gregorio in Roma, dove tutti ammirano piü
ilManigoido, che Hagella il Santo, che 1a {igura de!
Santo stesso, che dovrebbe esser 1a principale ,.e 1'
Eroe della Storia. I1 medesimo difetto 11a regnato, e
regna in quasi tutti i Quadri de'famosi Pittori,che
iiorirono dal pxrlncipio del Secolo scorso . Ciö non
ostante chi volesse vedere ne1l' antico un esempio di
caratteri non siempre belli , osservi YArrQtino di Firen-
Zß,e non vedrä certo in questa Egura il carattere del-
la Lotta, nä delSileno, nä delVeccellente Gladiatore.
Chi sa considerare I0 stile del Disegno di Raiiäel-
. 10, Si in questa, come nelle altre Opere sue, trove-Q
Iä in stesso spirito degli Antichi, cioä d' aver sapu-
I0 lntendere, e segnare con precisione , e chiarezza
tutte 1c Paffi piü essenziali della costruzione del corpo
111113110, lasßiando quasi invisibili 1c cose superiiue, e_
13 insigniücanti- Ma quello che soprattutto cagiona
F 2 131ml"