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tc, che Raffaello lo dipinse in Roma per inviarlo
in Sicilia, da collocarsi nella Chiesa della Madonna
dello Spasimo. QuesüOpera, siccome narra il Vasa-
ri, si perdä in mare, ma fu ricuperata senza soffrir
danno alcuno. In tutti i tempi ä Stata molto stima-
ta dai veri intelligenti: Agostino Veneziano la inci-
se, benchä senza dar idea della sua bellezza. IlC0n-
-tc Malvasia ne parla con disprezzo; ma gli stessi
suoi Scritti I0 dichiarano di poco giudizio su 1' ec-
Cellenza delle Pitture , e si fidö della relazione di
alcuni Pittiori, forsehdi quelli, che per 1a loro gran-
de distanza da Rafiaello non potevano discernere il
merito di questo grande uomo , nä le vere ragioni,
con cui debbonsi valutare 1c Opere degli Artisti in-
signi.
Mi pare indubitabile, che la parte piü nobile del-
la Pittura non ä quella, che solamente diletta la vi-
sta , e rende piacevoli le Opere adi uomini affatto
ignoranti dell'Arte, ma che quelle parti sono le piü
pregevoli, che. soddisfanno 1" intendimento, e conten-
tano quelli, che sanno far uso delle facoltä delP ani-
ma. Essendo dunque cosi, com'io ne sono persua-
so , RafTaello ä senza contrasto il maggior Pittorc
fra tutti quelli, de" quali si sono conservate Operc
fino alla nostra etä. Le invenzioni, 6 i concetti de,
suoi Quadri alla prima vista danno idea di quello ,
ch'ei vuol far icomprendere alfintendimento di chi
l-i mira. Perciö gli assunti, sieno tranquilli , o tu-ü
mul-