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che niuna 1a innalzasse a si alto grado di perfezione
quanto essi . Quegfingegni 1a coltivavano con altre
ragioni , e con altro stile che i Moderni , quantun-
que 1' imitazione della Natura sia stato sempre il fine
principale di tutti. Gli Antichi facevano si gran con-
to della Bellezza , che soltanto il bello della Natura
sembrava loro degno d'essere imitato; cosicche si
puö assicurare, clfeglino sono stati quelli, che for-
marono, e mantennero lo srile della Bellezza. La
grande attenzione , che mettevano i löro maggiori
Artisti nella perfezione di questa parte , li riteneva
cial pensare a quelle grandi Composizioni, di cui si
pavoneggiano gli Autori moderni. Infatti i piü cele-
brati Quadri di Polignoto, di Zeusi, di Parrasio, di
Apelle, erano di poche ügure. Le loro invenzioni,
benche ingegnose, gen erano abbondanti di oggetti;
e da quelle, che ci restano, possiamo congetturare,
che le loro Composizioni piü copiose spiccavano piü
nelPeccellenza particolare d'ogni figura , che nelF
unitä del tutto. Un, altra ragione ancora si puö ad-
durre, per cui gli antichi Pittori non amassero Qua-
dri picni di figure; ed e, che un oggetto bello , e
perfetto richiede uno spazio sufiiciente per essere nel-
1a sua vera comparsa, essendo certo, che imblti og-
gettiindeboliscono il godimento della perfezione de!
principale.
Quandß i Pittori Greci-si avanzarono tanto nella
loro Arte da meritare 1' attenzione de' Filosbfi , Si
D 4. PYO-