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Lo stile proprio per esprimer tali oggetti deve esd
ser gentile, e depurato di. superßuitä , senza perö che
manchi di niuna parte essenziale, segnando ciascuna
cosa conforme alle. sua dignitä, o qualitä piü utile.
Cib non di meno Fesecuzione deve essere individua-
le, e di maggior soavitä che neilo stile Sublime, di
maniera perö suHiciente per darci idea chiara della
perfezione possibile.
Nemmeno questo stile della Bellezza si trova per-
fctto nelle Opere de' Moderni. Se si fossero conser-
vate quelle di Zeusi , particolarmente 1a sua Elena,
potremmo formarsene una idea giusta. Le Statue Gre-
che, che ci restano, sono generalmente di tale stile
piü o meno, secondo lo permette i! carattefe di cia-
scuna ; e benche abbiano moltissima espressione d'
aHetti, come il Laocoonte, vi spicca tuttavia laBeI-
lezza delle forme, sebbene in uno stato alterato, e
Violento,
Sembra, che 1a Bellezza cangi carattere seconäo il
soggetto, in cui si trova; cosi lervediamo ayvicinar-
si a1 Sublime neIPApoIIo de! Vaticano ; nel Melea-
gro si vede la Bellezza umana, o eroicah; nella Nio-
be 1a muliebre; nelPApolline, e nella Venere de' Me.
dici la Bellezza de' soggetti graziosi. Belvlissimi sono
il Castore, e il Polluce di Sanäldelfonso , 1a Lona
di Firenze, il Gladiatore di Borghese , e 1' Ercole
stesso Farnesiano . Tutte Opere diversissizne di ca-
rattere, ma nondimeno si conosce, ehe i loro Au-
tori.