Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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Lo stile proprio per esprimer tali oggetti deve esd 
ser gentile, e depurato di. superßuitä , senza perö che 
manchi di niuna parte essenziale, segnando ciascuna 
cosa conforme alle. sua dignitä, o qualitä piü utile. 
Cib non di meno Fesecuzione deve essere individua- 
le, e di maggior soavitä che neilo stile Sublime, di 
maniera perö suHiciente per darci idea chiara della 
perfezione possibile. 
Nemmeno questo stile della Bellezza si trova per- 
fctto nelle Opere de' Moderni. Se si fossero conser- 
vate quelle di Zeusi , particolarmente 1a sua Elena, 
potremmo formarsene una idea giusta. Le Statue Gre- 
che, che ci restano, sono generalmente di tale stile 
piü o meno, secondo lo permette i! carattefe di cia- 
scuna ; e benche abbiano moltissima espressione d' 
aHetti, come il Laocoonte, vi spicca tuttavia laBeI- 
lezza delle forme,  sebbene in uno stato alterato, e 
Violento,    
Sembra, che 1a Bellezza cangi carattere seconäo il 
soggetto, in cui si trova; cosi lervediamo ayvicinar- 
si a1 Sublime neIPApoIIo de! Vaticano ; nel Melea- 
gro si vede la Bellezza umana, o eroicah; nella Nio- 
be 1a muliebre; nelPApolline, e nella Venere de' Me. 
dici la Bellezza de' soggetti graziosi. Belvlissimi sono 
il Castore, e il Polluce di Sanäldelfonso , 1a Lona 
di Firenze, il Gladiatore di Borghese , e 1' Ercole 
stesso Farnesiano . Tutte Opere diversissizne di ca- 
rattere, ma nondimeno si conosce, ehe i loro Au- 
tori.
	        
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