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pesanti e ordinarie. Questa medesima rillessione si
puö ripetere nel vedere le altre Statue di primo or-
dine, Piäpollo, il Laocoonte, ec., e si conoscerä la
differenza tra il gusto Greco, e quello, che si chia-
ma Romanok, in cui si trova sempre una spezle di
durezza , e un clifetto d'eleganza .
Se Domenichino avesse posseduta questa parte sa-
rebbe eccellentissimo; ma la privazione tfeleganza
gli e di gran danno . Raffaello sarebbe riu-scito ele-
gante al sommo grado se si fosse manten-uto un po-
co piü tondarello, ci-oe se in alcune parti non aves-
se allungate troppc le linee rette : fu perö insigne
nella proporzione della varietä delle linee ; e senza
quella imperfezione avrebbe uguagliato gli Antichi
di primo rango . Dalla stessa. cagion-e proviene , ehe
egli fu men felice nelle figure delicate delle Donner
e de' Putti, e al contrario fu" ammirabile nella natu-
ra nervosa de' Vecchi , de' Filosofi , degli Apostoli,
ec.; rna quando voleva esser grazioso cadeva nel ton-
do, e nel piatto . Michelangelo non deve esser cita-
to in quesBArticolo dellfEleganza , perche nan 1a
conobbe aHatto ; e siccxome coloro , ehe pretesero
imitarlo, sono in ciö anche piü difettosi di l-ui , e
inutile farne menzione. Si ha d'avere per regola ge-
nerale, che senza varietä non si puö dare eleganza;
e bClTChä Pälvno tondeggi bene, se non equilibra il
suo tondeggio nel resto delle forme non conseguirä
maie questo- intento; e questo fut i! difettol Capitale
di