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mpprcscntarle dunque graziosamente E: necessario da.
re a ciascuna di queste parti molta varietä in loro
stesse, e in questa guisa acquisteranno Grazia; os-
Vservando perö di non mettere ugual varietä in ca-
dauna di queste parti perchä cesserebbe allora 61'
esser vcra varictä, e mancherebbe il fondamento al-
1a Grazia.
Questo si puö dimostrarc aßbozzando un semplice
contorno, 0 una semplice lettera, poichä variandola
in forza , e in delicatezza poträ avere una grazia,
che non ha nella sua forma, comc si vedrä scriven-
dola di bclla forma, ma di linea uguale in forza, e
in grossezza . Per conseguelmza 1a sua Grazia consi-
ste principalmente nella varietä.
Per ragione di questa varietä ci danno anche pia-
Cerc le cose nuovc, le quali poi colfavvezzarcisi non
ci düettano tanto, perdendo il merito dclla varietä;
e per 1a stessa causa i vecchjsono meno sensibili a1
piacere della novitä, per aver visto tanto , che non
trovano piü varictä , o bene di rado.
Per mettcr dunque questa Grazia nella Pittura, q
piccare pel di lei mezzo i nostri sensi, bisogna pre-
sentare varietä agli occhi; poicluä in questo modo si
darä allo Spettatore il piacere della novitä. facendo-
gli dimenticare -una cosa per 1' altra, togliendogli il
disgusto prodotto dalla continuazione , e faccndogli
rimarcare il piü rimarchevole nclla varietä stessa,
comc vediamo accadere in un mazzetto di üori, in
Cul