Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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1a 
luce 5 
C 
rimandarla 
abbondantemente 
agli 
chi.  
I0 ho posti i colori nelFordine, con cui proveh- 
gono dalla luce, incominciando dal Bfanco , al Gial- 
lo, al Rosso, alPAzzurro , e üno al Nero . Quelle 
materie dunque, che sono di natura atta a ricever 
Fapparenza de! bianco, o del giallo , bisogna neces- 
sariamente, che abbiano in loro parte di luce, o che 
sieno ben atte a rimandare a' nostri sguardi i raggi 
della luce; e questo non puö succedere che median- 
te una quantitä di particelle spesse, composte, ete- 
rogenee, senza interstizj seguiti, e prive per queste 
ragioni d'ogni genere di trasparenza : quindi vedia- 
m0, che un vetro, che ä in sä stesso uniforme , ä 
perciö trasparente; ma se ä macinato, e ridotto in 
iinissima polvere, non ä piü trasparente, e compa- 
risce bianco, finchä un corpo attualmente diafano , 
come 1' olio, si fraxhmischia con esso, poichä allora. 
gli ritorna parte della sua trasparenza in quanto che 
il corpo oleoso , che äintroduce, e s'insinua perfetta- 
mente fra le sue particelle, ä uniforme, e trasparen- 
te. Questa ä in generale la cagione , per Vcui 1' olio 
dä. una certa-trasparenza ai colori, poichäiessendo un 
Cßrpo umido, che s'insinua, e si spessisce senza esa- 
larsi, lascia le sue particelle tra i colori. 
Ufl COYPO ä diafano qualora 1a luce 10 trapassa 
senza arrestarsi su 1a superficie . Se un colore E: di 
Sua natura molto poroso, e di particelle piccole  
SlC'
	        
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