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ssnmnomx stata consegnata la Dxssertazlone fat-ß
ta da V. E. sopra la raccolta delle Statue della fa-
miglia di Niobe insieme colle stampe, e con un suo
gentilissimo foglio, ebbi 1a. maggior curiositäldi leg-
gere essa Dissertazione , in cui non trovai che am-
mirare la delicatezza de' suoi sentimenti, e 1a Sua
penetrazione m? segreti clell' Arte; onde pensai rispon-
derle subito senza estendermi in ulteriöri riflcssioni.
Ma avendo poi considerato, clfella mjimponeva esa-
minar tutto con 1a maggior cura, e palesarle con ogni
"candidezza quanto si presentasse alla mia mente , ho
risoluto ubbidirla. '
Le dico primierannente, che io non so mettere ec-
cezione a1 suo Scritto, che a me sembra assai bello,
poichä ella E: entrata nella Favola cori tale vivacitä ,
che le dä unäaria di vero.
Suppongo , che V. E. abbia fattb esamihare da'
Periti se il märmo, di cui sono scolpite le suddette
Statue, sia Grcco, 0 d'Italia; poichä se fossc" delP
Ultimo, cesserebbe in un tratto 1a questione se sieno
opera di Scopa, 0 di Prassitele , restando escluso 1'
uno, eÄFaltro . lo confesso in oltre a V. E., che que;
sri due Artisti mi scmbrano si rispetrabili, s) grandi,
B 1 e di