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angolo perfetto, e che i suoi angoli sono solamente
piccole curve, che terminano in due linee, che si di-
latano. Perciö il Pittore, che intende bene il Chia-
roscuro, deve disfarsi degli angoli geometrici , i qua-
li Io condurrebbero in una gran durezza . Detti an-
goli potrebbero convenire soltahto in alcuni contor-
ni molto illuminati; niuno perö deve farsi deciso,
nä con tinta veramente luminosa ,Lma con una mez-
za-tinta, poichä ä impossibile, ehe la luce, che ca-
de sopra 1' angolo d'un corpo , possa riHettere per
angolo uguale a" nostri occhi dall' ultimo estremo de!
contorno; e se la luce potesse fare questo effetto ,
vedremmo tutto 1' oggetto oscuro, e una luce molto
debole nel contotno: questo caso non si ha da sup-
porre, e supponendolo non produce piacere, perchä
distruggerebbe il lucido delPoggetto
Dobbiamo in oltre considerare, che ogni corpo es-.
scndo in parte, o nel fondo della sua superficie li-
scio, riüette parte de' raggi, e tinge un'altra volta
1' aria piü vicina d'una luce del suo proprio colore.
H0 voluto dir tutto questo a solo fine di persuade-
re, che i contorni debbono esser dolci , e soavi, e
che se nella Natura ne vediamo alcuni, che compa-
riscono taglienti, ciö pr0viene,-che in essva il corpo
illuminato si, distingue infinitamente dal corpo che
"o" I0 ä, e ehe entrambi sono o vere luci , o vcre
tenebre; il che non succecle nella Pittura , come di
sopra ho detto.
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