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äuccede piü o meno, secondo chc i! corpo ä di su.
perficie piü. tersa, o aspra. IV. Tuttii corpi conves-
si riHettono i raggi della luce secondo 1a lor maggio-
re, o minor curvitä, come se venissero riflessi dal"
centro di detta forma; e i-concavi gli uniscono nel
sito dove sarebbe il centro della loro curva. V. S0-
pra niun corpo liscio, e piano si puö veder 1a luce ,
se non che nel sito dove si forma un angolo uguale
alfa linea del raggio visuale cli chi mira il detto cor-
po. VI. Ne' corpi aspri, o grezzi, che hanno 1a su-
perßcie ruvida , e porosa, ci-ascuna loro particola ä
non ostante piü o meno rilucente , e 1a lor luce
sembra piü dilatata, perchä i raggi si rificttono da
ogni parte della superficie , ma per 1a picciolezza
vanno quasi a perdcrsi nelP aria , e a formare una
luce spaziosa si, ma debole.
Questa parte della Pittura E: quella, che 1c dä il
piü di brillantekquando ä hen intesa . Ella ä- , che
fa piü comprensibili IeI. forme , perchä il contorno
non ä che una specie di sezi-onve particolare; e ün
globo senza lumi, e ombre fa lo stesso effetto cf un
disco .
Dopo 1a Prospettiva lineare ä il Chiaroscura 1a
parte, che piü comribxxisce, afEnchE sopra una su-
perficie piana compariscano i corpi rialzati, e di for-
me variate e distinte . La Prospettiva aerea entra
a-nche tra le partib de! Claiaroscuro; e q-ui ä negegsa.
ria avvcrtire, chc nella Natura non sidä quasi nliun
ZiHgO-