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nee, secondo il diverse modo, con cui si usano , e
11 luggo , che occupano, hanno diversa significazione .
Si potrebbero dire molte cose se si volesse parlare
di tutti i casi , ne" quali si richiede una particolar
osservazione in ciascuna forma, e di tutto quelle ,
ehe occorre nella Pittura; io perö mi contenterö di
ricordare, che si evitino gli scorcj, spezialmente ne-
gli oggetti belli, i quali non sofYrono quelPalterazio-
ne di forme, che produce lo scorcio, perchä un mem-
bro, o una parte in iscorcio ä soggetta ad un punto
di vista; e dacchä si esce da quel punto compariscc
falso, o deformato. '
III.
Chinroscuro ;
LA parte della Pittura, che si chiamaChiaroscuro,
o per meglio dire 1' arte de' lumi e delle ombre, E:
di due maniere, come tutte le altre parci della Pit-
tura; cioe una necessaria, e semplicemente vera, e
1' altra verisimile , o ideale . Prima perö di parlare
dßlle regole particolari del Chiaroscuro giova -fare le
seguenti osservazioni. I. Se non vi fosse luce , tut-
te 1c cose corporee sarebbero tenebrose . II. Uaria
e una massa frammista di corpi cstranei. III. La lu-
CC Cildendo S11 d'un corpo risale ein su, e fa quelle,
che si chiama riHessione, o riverbcrazione; e quCSIO
SUCCC"