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quattro linee, che due a due sono parallele; e le se-
conde perche d'ogni parte sono 1a stessa. cosa, e
non presentano alla Vista niuna varietä , e per con-
seguenza niuna grazia. L' ovale, o Pelissi non a co-
si uniforme. I1 triangolo e il meno disaggrz-rdevole
tra tutte le figure regolari, perche gliangoli sono di
numero disuguali, e le sue linee non formano niuna
parallela.
Nella Pittura bisogna assolutamente fuggire ogni
ripetizione di linee, e di forme , ogni parallela , e
gli angoli di gradi uguali , e soprattutto gli angoli
retti, perche in questi non si ha neppur 1a libertä
di variarela loro grandezza, e neglj altri si ha l'ar-
bitrio di farli maggiori, o minori, cioe piü acuti, o
piü ottusi, e nelle altre Egure si e piü libero di va-
riarle di grandezza.
Per questo e necessario, che il Pittore sappia be-
ne la Prospettiva, perche colb suo mezzo egli poträ
variare tutte le forme regolari; facendo , per esem-
pio, 6' un quadrato un trapezio, o una forma irre.
golare, ingrandirä , o ristringerä un triangolo, cam.
bierä un circolo in elissi, ed eviterä ogni ripetizig-
ne. Insomma se un membro si presenta nella Sua
apparenza geometrica, il suo corrispondente cleve es-
ser scorciato per mantenere Ia varietä.
Niuna forma deve essere uniforme, e {in 1a Enge
rette debbonsii-conxrertire in ondeggiate; 10 che non
pregiudieherä alla forma prlncipale , Qsservando, ehe
le