240
X
tri corpi, o totalmente privi di luce. Questa imita-
zione dipende dalla uniformitä, che hanno le forme,
e le loro quantitä, e qualitä con quelle della Natu-
ra: ma siccome in questa le parti d' un corpo sono
ginünite, PArte del Pittore consiste in sapere quanto
egli puö imitare. Per trovar questo egli sdeve consi-
iderar Peffetto, che gli fanno tutte le cose conside-
randole intere, e in quella distanza dove i suoi 0c-
chi giungano a veder tutto 1' intero corpo; altrimen-
ti egli non farä bene che qualche parte, ma non
mai un tutto buono . Oltre a ciö bisogna considera-
re, che nella Pittura noi non abbiamo ne vera luce,
ne vere tenebre, cioe total privazione di luce ; e con-
vien anche rißettere, che la tavola dipinta e una su-
perücie uguale, che riceve luce in tutte le parti. Sic-
come il Nero nella Pittura non e in se piü tenebro-
so di qualunque altro corpo nero illuminato, ci vuo-
le un" arte particolare per far che il Nero dipinto
comparisca priväzione di luce. Per 1a stessa ragione
e necessaria anche molta abilitä per fare , che le
ombre compariscano tali, e non macchie di colore
piü oscuro di quello del corpo naturale . NelF Arti-
colo del Colorito insegnerö 1a maniera di far tutte
queste cose.
La stessa difI-icoltä, anzi molto maggiore, si m).
va ne" lumi, perclnä. 1a tavola dipiiqta mm 51 Pub,
vedere se 'non in um positura tale , che il lume,
ehe essa riceve, man rifiettasi agli occhi del riguar.
dante,