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R. Sl. Ma i maggiori uomini han tutti imparata
la Pittura dalla laro piü tenera fanciullezza. Raflael-
lo era figlio di Pittore, che lo avrä posto a dipinge-
re dacche moströ uso di ragione . Tiziano incomin-
ciö ben da fanciullo. Michelangelo di doclici anni
giä maneggiava il marmo . Correggio , non avendo
vissuto che quaranfanni, lasciö si gran numero di
Opere insigni da non potersi fare ih fretta, e neces-
sariamente dove incolninciar a lavorare ben per tem-
po. E" tuttavia vero, che alcuni buoni Pittori han
ßprincipiato piü tardi; ma se son riusciti perehe eb-
bero ingegno straordinario , quaneto piü eccellenti
non sarebbero stati se avessero incominciato Piü
presto?
D. Qual E: 1a prima cosa , "ehe un Maestro deve
insegnare al suo Discepolo?
R.- Siccome non ä facile scoprir subito liingegno ,
e il carattere de' Ragazzi, enecessario farli incomin-
ciare dal disegnar 1e ßgure geometriche, ma senza
regola, e senza compasso, affmche avvezzino la vi-
Sta alFesattezza, ehe ä la base fundamentale del Di-
Segno; poichä non vi ä oggetto, i di cui contorni,
e forme non si compmgano di ßgure, e di linee-
geometfißhe semplici, o composte . Onde se il Fan-
ciullo sa fare ad occhio questä figure, saprätdisegnaa
ree-accuratamente qualunque cosa, e conclepirä facil-
mente tutte le proporzigni_
D. Non sarä meglio fargli disegnar l-a üegura-uma-
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