198
äß
il segnar tutte le cose con forza, e con energia, fa."
cendo pompa cPAnatomia; e 1' altro era tutto soavi.
tä, dolcezza, e grazia : ma nella sua maniera Cor.
reggio era sl abile Disegnatore quanto il piü abile
Toscano; e 10 stesso Vasari confessa, che i 5140i pi-
segni sono di buomz maniera, e ßmmo grgzig, e Pm.
tica di Maestro .
L"Annotatore di Vasari va piü avanti di lui, a5.
sicurando, che se i Caracci avessero ridipinta 1a Tri-
buna di San Giovanni di Parma, che aveano giä co-
piata daIP originale, quand'azzcße fbssero restzzti dienßo
a Correggio nel colorito, lo zrvrebbero uguzzgliaro , o
superaro nel Disegno. I Caracci , che furono qualche
cosa ne! Mondo per avere studiato , o imitato Cor-
reggio, erano abbastanza modesti per non ambire un
consimil elogio, e troppo abili nella loro Professione
per non conoscere il merito del loro Maestro.
Dopo d'averci Vasari dipinta 1a pusillanimitä di
Correggio, 1' oscuritä, in cui lo suppone vissuto , e
cße em s? miserabile, cße pih non poteva esserlo , qi
racconta, Che il Duca di Mantova lo scelsc per fal-
due Quadri , che fossero degni di Carlo V., cui v0-
leva regalarli; e che Giulio Romano, il qualc era a1
servizio del suddetto Duca, e non fu preferito a Cor.
reggio, disse di non aver veduto in sua vita. un co-
lorito consimile.
Giulio Romano parlava almeno di quel ehe vede.
va; ma VaSari non ä possibile m'a che avesse visto,