Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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il segnar tutte le cose con forza, e con energia, fa." 
cendo pompa cPAnatomia; e 1' altro era tutto soavi. 
tä, dolcezza, e grazia : ma nella sua maniera Cor. 
reggio era sl abile Disegnatore quanto il piü abile 
Toscano; e 10 stesso Vasari confessa, che i 5140i pi- 
segni sono di buomz maniera, e ßmmo grgzig, e Pm. 
tica di Maestro . 
L"Annotatore di Vasari va piü avanti di lui, a5. 
sicurando, che se i Caracci avessero ridipinta 1a Tri- 
buna di San Giovanni di Parma, che aveano giä co- 
piata daIP originale, quand'azzcße fbssero restzzti dienßo 
a Correggio nel colorito, lo zrvrebbero uguzzgliaro , o 
superaro nel Disegno. I Caracci , che furono qualche 
cosa ne! Mondo per avere studiato , o imitato Cor- 
reggio, erano abbastanza modesti per non ambire un 
consimil elogio, e troppo abili nella loro Professione 
per non conoscere il merito del loro Maestro. 
Dopo d'averci Vasari dipinta 1a pusillanimitä di 
Correggio, 1' oscuritä, in cui lo suppone vissuto , e 
cße em s? miserabile, cße pih non poteva esserlo , qi 
racconta, Che il Duca di Mantova lo scelsc per fal- 
due Quadri , che fossero degni di Carlo V., cui v0- 
leva regalarli; e che Giulio Romano, il qualc era a1 
servizio del suddetto Duca, e non fu preferito a Cor. 
reggio, disse di non aver veduto in sua vita. un co- 
lorito consimile. 
Giulio Romano parlava almeno di quel ehe vede. 
va; ma VaSari non ä possibile m'a che avesse visto,
	        
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