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occasicmi. Quando Vasari dice, che Correggio 62: piü
merito nelfesccuzione cbe nel disegno, io credo, che
non voglia intendere che disegnasse male , ma che
per un effetto di amor proprio penäasse, ch' egli di-
segnava meglio, e gli accorda qualche vantaggio nel
dipingere. La Scuola Toscana diHicilmente concede
a niuxfaltra, che disegni al par di lei; e perciö cre-
do, che Vasari volesse dir solamente, che Corrcggio
non disegnava sl- bene cpme Michelangelo , 1' Eroe
della- sua Patria. Ciö si conferma da quelle, che lo
stesso Vasaridicä confessando , ehe iDisegni diCor-
reggio sono farti con buomz manierzz , bellezza , cd
esecuzione di Maestro. L0 stesso Storico si ristringe a
lodar quasi solamente 1' eccellenza , con cuiCorreggio
dipinse i capelli, ed ä benc stranö, che a fronte di
tante cose mirabili non trovasse che questa sola da lo.
dare. Ex anche singolare, ehe Vasari , e molti altri
attribuiscano a un puro dono di Natura Peccellcnza di
Correggid nelP Arte . Questo ä un errore ben grosso-
lano, perchä sebbene 1' ingegno possa molto, niuno
che riHetta poträ persuadersi , che bastisenza un grande
studio per (ormare un Pittore cosi sublime, come Cor-
Yßggio (Ü, il quale in etä di trenfanni s'era fatto uno
scile nuovo, ilpiü squisito, che sigsi mai conosciuto.
Mmgr. Tom. II. N Mi-
Natura ßeret laurlabile rar-man an
Quaexirum ext. Ego nec xtudium fim? 451'179 WM r
Nec rude quid prasit videq ingenium: alteriux sie
Altem poscit opem 12:, er conjurat Wryniß? ,