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bliato Correggio, scrivendo con troppa prolissitä le
Vite (Pinfmiti altri Pittori, de' quali niuna istruzio-
ne, niuna utilitä, niun diletto puö risultarci.
E) molto utile, che gli uomini vivano nelPingan-
no di credere, che il merito sia 1' origine delfono-
re, e della fortuna: in questa maniera äimpegnano
a conseguirlo. Gli accidenti pero sono quelli, che
ordinariamente decidono della sorte degli uomini; e
Ja stessa virtü in diversi tempi, e luoghi produce di-
versi eiTetti. Antonio Allegri nacque in un troppo
piccol paese, e fu inclinato per suo talento , e per
suo natural genio alFamore, eal desiderio di sape-
re, e contrario a1 fasto, e alla vanitä: non dovette
perciö prodursi al gran. Monde; e se vi si fosse pro-
dotto, Ia sua modestia gli avrebbe impedito di far
fortuna dove vale piü Fintrigo che il merito.
Le sue Opere ci provano, ehe finchä visse procu-
rb sempre perfezionarsi , poiche in ciascuna si nota
qualche suo avanzamento. Questa brama di sempre
studiare E: sola di coloro , che sono dotati di quella
felice umiltä , colla quale conoscono quanto loro
manca di sapere. Avendo egli sernpre dipinto cose
Sraziosß, e scelto sempre quello, ch'era piü grazio-
59, Si puö inferire, clfegli fosse di temperamento
moderate , di genio studioso, modesto , tenero, amo-
1'050, C filosoüco; e qucsto capitale conduce poco al-
la formna: PWChä gli accidenti non ve 10 strascini-
"O quasi Pgr 501'221. Per 1a stessa Aragione dovea esse:
poco