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äö
cole
ombre ,
che
SOIIO
nella
1112553.
corpi"
"illumi-
natx.
Intendeva Correggio a "maraviglia 1a Prospettiva
aereba del chiaroscuro, e de" colori, ma senza 1' aHet-
tazione di alcuni Pittori modernissimi; nä solamen-
te intendeva la degradazione delle tinte, ma avea in
oltre osservato, che se nella Naturzrle ombre perdß-
no 1a loro forza, nelle distanze molto piü la perdo-
no i lumi 5 e che 1c piccole cose sono le prime a
confondersi: donde infcri, che i contorni äillangui-
discono, e si perdono a pochissima distanza, termi-
nando in puri punti gli ultimi estremi de" corpi, i
quali non si possono perfettamente vedere. In quan-
to ai colori ei sapeva molto bene quelli, che perde-
vano piü o meno della loro attivitä nelfambiente
intermedio . Insomma ei possedeva perfettatnente
que1l'arte5 con cui 1:1 Pittura sa ingannare i sensi
ei dilettarli soavemente.
Il suo Colorito ä bellissinao , ma comparisce an-
che meglio di quelle che ä per la degradazione per-
fetta delle tinte, e per quel modo gustoso , amoro-
so, e impastato di dipingere ; il che aggiunge a'suoi
colori semplici un certolucido, che in solo Correg-
gio si trova; cosicchä nelle sue Opere non si puö
deciclere se sia piü eccellente o Pintelligenza delle
fßfme, 0 il colorito, o il chiaroscuro, o Ia maniara
di SICHÖCYC i colori ; poichä chi considera bene tutto
ciö, IYOVH Cifegli era ugualmente Maestro in tutte
que-