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mA maggior difäcoltä del1' Arte, chee 1' imitazio-
ne della semplice veritä, essendo stata vinta da a!-
cuni abili Professori, come Masaccio, Giovanni Be1.
lino, e Andrea Mantegna, i quali trovarono il mo-
do daesprimere i diHerenti piani , e scorcj, cioe 1'
avanri-indiczzßo; quelli, che vennero dopo, come Leo-
nardo da Vinci , Pietro Perugino, Ghirlandajo, e Fra
Bartolommeo da San Marco , trovarono meno ostaco-
11:" i due primi per aggiungere una certa grazia , iI
terzo un poco piü d'intelligenza nella composizione,
e 1' ultimo una maestä, e un artifizio nel chiaroscu-
ro, e'ne' panneggialnenti {in allora ignoto. Ma sic-
comeniuna cosa in questo Mondo s'inventa , e gi
perfeziona nel medesimo tempo, non poterono i so-
praddetti Artisti conscguir quella facilitä , ch'ä i1
contrassegno sicuro di possedere la perfezione delF
Arte, alla quale pervennero dopo in difTerenti gradi
Michelangelo, 'l"iziano, Giorgione , e il divin Raf.
faello, che in se solo riuni tutto _il merito , che i
suoi predecessori avean posseduto in parti separate ,
e ridusse la Piztura a1 maggior grado di perfezione
sotto apparenza di facilitä. Fa grand' onore 211V uma-
nuh,