Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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Apollo di Bel- 
Come tante al- 
che diremo helPammirare il sublime 
vedere lavorato in marmo d'Italia? 
tre Statue molto eccellenti , confrontando Plinio do- 
ve ne parla come di una scopßrta nova delle cave di 
Luni? Chi ci assicura , che il superbo Gruppe de! 
Laocoonte sia quello encomiato da Plinio? E quan- 
do anche fosse, non sia fattßo in tempo de! "medesi- 
mo Tito , c lodato dalPlstorico per secondo fine? 
Tanto piü , che qugsti ä di cinque pezzi di mar- 
tho, e nel Figlio maggiore ä una scorrezione troppo 
notabile.  
Ella mi dirä , come mai dovevano essere quelle 
Opere insigni? Questo appunto umilia noi, che non 
sappiamo ccnoscere abbastanza, ed innalza 1a gran- 
dezza de' Greci; e parmi, a dire ilvero, che sareb- 
be assai piü utile alPavanzamento deIFArti del Di- 
segno, che si riguardassero i monumcnti restatici per 
principalnaente congetturare con retta ragione quali 
dovevano essere quelli, che abbiamo perduti . A1 con- 
trario riputandoli ora per i piü eccellenti, molti de' 
nostri Arteiici scusano la propria ignoranza, con di- 
re, che anche in qucstiß capi d'opera trovansi degli 
drrori, e nongiä qualche imperfezione, eome effet- 
tivamente poteva trovarsi anche nelle Opere piü in- 
signijzssendo 1' imperfezione inseparabile dalfuma- 
nitä.  
Mi si 
ma non 
aiTollano mille pensieri 
voglio incomodar 1' E. 
su 
V. 
questo soggetto ; 
a n?! mi fido- d-i 
espor-
	        
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