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rono, e furon trovate , che servivano di scuri per"
chiudere iinestre d'una Scuderia. Si riaccomodarono
alla meglio, e quella Regina le stimö come merita-
vano: le portö seco a Roma come cose preziose, e
ottcnne dal Papa la licenza preventiva di poter estrar-
1c, dallo Stato Pontificio semprechö volesse. Dopo 1a
di lei morte passarono in mano di Don Livio Ode-
scalchi tra molte altre cose preziose di quella Regi.
na , e quel Cavaliere le ebbe in molta stima Suche?
visse; ma i suoi Eredi venderono molte sue rari.
tä , comprandone le Statue Filippo Quinte Re di
Spagna, e le Pitture iI Duca d'Orleans Reggen.
te di Francia, da cui vennero nelle mani del Pa-
dre dell' attual Duca, il quale per principio di ri-
gorismo Ie fece fare in pezzi in sua presenza , per
non essere ingamnato, e bruciare la testa della I0
altro Quadro di Correggio , che gli pareva la piü
cspressiva. I pezziwiel restante di questo Quadro fu-
roho gaccolti da Carlo Coypel primo Pittore del Re
di Francia; e morto esso un altro Pittor Francese
vi fece una nuova testa , e in tale stato comprö
il Quadro un Finanziere, dalle cui mani 10 com.
prö ilä Re di Prussia ad alto prezzo . Dicesi, che
la Leda ebbe la stessa sorte della I0; e se 1a Da.
nae tuttavia si conserva , ä perö si recondita ,
ch'io non so, che alcuno sia giunto mai a ve.
derla.
I1
Quadro
della
Leda
x
C
Piü
un' allegoria
che una
Favo-