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siäera il tempo; il paese, e il vvalore, che allora
avea 1a momra , e se si paragonino con quel , che
furon pagate a Raiääeilo (b che fu il Pirtore piü. ben
pägazo del suo Secolo ) le Stanze-de! Vaticano, che
furono 12.00. Scudi d'oro per cadauna.
A questo si puö agginngerc quello , che dice Va-
sari, Cioä, che volendo il Duca Federigo di Manto.
va regalare due Quadri a Carlo Quinro in Occasione
della- sua lncoronazione , che segui a Bologna nel
1530., pCnsÖ a Correggio per farli fare. Dovea esse;
questi un Professore stimato assai, quando un Prin.
cipe ben istruito lo preferi a Giulio Romano , che
teneva a1 suo servizio, e sapeva , che 1' Imperadore
avea a sua disposizione Tiziano; ond'E: da arguirsi,
che volendo dare maggior valore al suo dono scelse
il Correggio per incontrar meglio nel gusto di quel
Monarca.
Da tutto ciö si conchiude , che sebbene le memo-
rie della Vitaß di Correggio sieno s) confusc ,Ae incer-
te, si puö nondimeno assicurare, ch'egliebbe un'ot-
tima educazione; che imparö quanto conveniva per
1a sua Professione; e che i suoi Quadri sono produ-
zioni di un ingegno sublime, e clelicgto, ed istruito;
poichä chi sa PArte, e anche chi xfä leggiermente
informato non poträ. far a meno di convenire , che
senza le riferitp qualitä era impossibile a Correggio
il fare Opere cosi insigni. Se non fu ricco , fu cer-
tamente ben generoso per dipingere con sipoca eco.
nomxa,