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sa Fabbrica di San Pietro diede occasione a quelfer-
vido talento di sbandire, e porre in obblio intera-
mente le idee dello stile Tedescq. San-Micheli, San-
sovino , Palladio, e Scamozzi adornarono lo Stato di
Venezia, e rutti questi uniti inSiCme diffusero per 1'
Italia il Buongusto colle loro fabbriche , e Co" 10m
libri dati alla luce, spezialmente da Palladio, da Sca.
mozzi, da Serlio, e da Vignola.
Se 1' Architettura si fosse potuta mantenere nello
stato, in cui i sopra lodati Maestri la stabilirono ,
non sarebbe stata picciola fortuna; ma 1' amore del-
la novitä, e Pambizione degli Artisti in voler essere
tutti inventori , li fece subito dare in mille strava-
ganze, e spropprzioni; e in vece di ragionare su 1c
idee di que' primi uomini , che aveano tratta YAr-
te dalla barbarie, caricarono membri sopra membri,
interrompendo i piü essenziali, fantasticando contorni
minuti , e ridicoli, e perdendo di vista il buon carat-
tere, e 'le maestose proporzioni ; cosicche que' ehe re.
stavauo attaccati alle regole, passavano per uomini 5d.
tici, e balordi. Cosi procede 1' Architettura fino alBer-
nini, il quale malgrado le sue licenze ebbe un far ga-
jo . Pietro da Cortona fu capricciosissimo, e Borromini
stravagante fino alle. piü furiose. pazzia. D'allora in poi
1' Architertura non ha piü freno, e si crede lecito tutto
ciö, ehe trova esempio ne' suddetti Professori; perciö
nie derivata una inünitä d'invenzioni incredibili, al-
cune ingegnose , ma niunaOpe-ra precisamente bella,