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tuto desiderare ; non ostante qualche piccola cosa Q
anche quasi indifferente, io ho notata ne1l' annesso
foglio co' numeri a1 margine dclla prelodata Opera.
Sono convinto, e persuaso, che il modo tenuto da
V. E. in qucsta Dissertazionc , ä quello , che deve
tenersi parlanclo di cose possedute da gran Principi,
e lodate dal Pubblico; onde parlandoxxe in altro m0-
do non si potrebbe essere approvato nä dalläuna, nä
dalfaltra parte, poichä: la critica solo si rende utile
colFandare degli anni, quando 1a forza del dispiace-
re , chaquella reca, ä scemata, e lascia luogo ad
pgnuno di, accßttare 1a Verirä, . Se perö la Prudenza,
obbliga a temperare 1a tropß sinceritä , che potesse
far dispiacere ad altri, e danno a chi 1a espone, F
amicizia deve togliere i soverchj riguardi, e permet-
tere quella singeritä, che altrimenti permessa non sa-
xebbc; onde Suppongo, che con 1' E. V. mi sia leci-
m palcsarc alcuni sentiruenti, che con altri tacerei.
Non poträ. essere sfuggito dai lumi di V. E. 1a.
graude disuguaglianza delle Figure, ehe compongono
1a Raccolta delle Statue della Favola di Niobe , 1;;
grande scorrczione di molte di esse, e la superioritä.
in bellezza di molte altre Statue, che Aabbiamo degli
Antichi, Nel Vaticano si conserva una Venere assai
medioclrc, e quasi goffa, ma con la tcsta molto bel-
1a", Veguale 311a Niobc, c quella tcsta cerramente ä 1a
sua, non essendole mai stata staccata. Questa Stamm
ä: certamcnte copia d'altra assai migliore ; ed a Ma-
drid